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Calciomercato

Operazione Boulaye: colloquio con la dirigenza, può restare per dare i gol salvezza

Chi segna in casa Salernitana? Candreva è ancora quello che, ove possibile, toglie le castagne dal fuoco: con i suoi 5 gol in campionato (più uno in coppa) è il miglior marcatore della squadra ed è seguito a ruota da Boulaye Dia (4). Mancano dieci giorni al gong del mercato e la punta può restare fino a fine stagione.

Nel ventre dello stadio Arechi domenica il calciatore ha parlato per la prima volta faccia a faccia con Walter Sabatini prima della partita. Poi è stata la volta di Gianni Petrucci, fresco di nomina a vicepresidente, e Maurizio Milan. Il senegalese è stato motivato, pungolato, sondato, ascoltato. Sembra più sereno, non come settembre scorso che porto bizze. La Salernitana non trattiene nessuno con la forza ma neppure può svendere: questo il messaggio fatto passare perentoriamente dalle tre anime dirigenziali del cavalluccio nei colloqui (necessari) col giocatore. Che intanto lavora a parte e mette nel mirino la sfida contro il Torino del 4 febbraio come data del rientro certo. In verità Inzaghi spera di averlo anche a mezzo servizio contro la Roma. Si vedrà. Pure all’andata contro i giallorossi Dia subentrò in corso d’opera, reduce da infortunio. Era la prima giornata.

Il succo è sempre lo stesso: cedere il calciatore al di sotto dei 18/20 milioni significherebbe svenderlo ed andarci a perdere. La Salernitana non può permetterselo in generale e soprattutto ora che ci si avvia alla fine del mercato: ogni giorno che passa può essere sempre più difficile reperire un sostituto all’altezza, pur spendendo. Iervolino è stato chiaro: “Mercato in attivo” significa ricavare dalle vendite più di quanto si andrà a spendere per i rinforzi. Insomma, verrebbe reinvestita circa la metà di un ipotetico incasso da cessione di Dia. Riscattato a 12 milioni, con 1,8 milioni di precedente prestito oneroso ed altrettanti di commissioni, più il contributo di solidarietà (600mila euro circa) da versare ai club di formazione, più ancora il 20% della futura rivendita da assicurare al Villarreal. Farsi due conti non è difficile per arrivare alla cifra minima che la Salernitana intende incassare quantomeno per non andarci a perdere.

Se nessuno si è accostato per pagare la clausola di 21 milioni (scaduta il 19 gennaio) un motivo ci sarà. Il prezzo era stato fissato assieme al procuratore, che aveva spinto per abbassare i 25 chiesti dalla Salernitana. Un evento che evidentemente ha fatto rendere conto anche Dia e il suo entourage di quanto sia difficile spostare il ragazzo oggi accontentando anche la Salernitana (che paga profumatamente Dia con un ingaggio di 1,9 milioni netti all’anno) e ha un contratto. Insomma, senza offerte concrete, dovrà restare e assicurare i gol per la salvezza che resta difficile ma non impossibile. Il giocatore si sta mentalizzando e dal canto suo capisce anche che il miglior modo per conquistare di nuovo la voglia di spendere per lui dei grandi club di Premier League (il campionato che sogna fin da bambino) è prendere per mano la Salernitana e condurla a suon di gol alla salvezza.

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