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Nicola pensa già al Cagliari: “Recuperiamo energie! Oggi tosta ma eravamo in controllo”

Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi partire da dove sei e provare a riscrivere il finale. Il mantra di Davide Nicola, utopia fino a una manciata di settimane fa, ora sembra di colpo non più irrealizzabile. Con un filotto di quattro vittorie ed un pari nelle ultime cinque giornate, la Salernitana mette la freccia e per la prima volta si piazza tre squadre alle spalle in classifica. Ma è ancora lunga, lunghissima. Duecentosettanta minuti di fuoco ancora da disputare ed energie da recuperare al più presto in vista della sfida di domenica col Cagliari, altro scontro diretto decisivo. Raggiante il tecnico piemontese nel post-gara ma già proiettato al match con i sardi: “Domenica c’è da giocare di nuovo un’altra partita davvero tosta. Il recupero per questa partita è stato impegnativo, in questi due giorni lo staff ha fatto la differenza, mi riferisco ai medici e ai nutrizionisti. Siamo soddisfatti di ciò che stiamo facendo, il Venezia è un’ottima squadra con individualità interessanti e che gioca a calcio. Avevamo preparato una strategia ma qualche errore tecnico ci ha fatto spendere in più. Rispetto a Bergamo c’era anche un sovraccarico mentale, oltre che fisico. Oggi la partita però è sempre stata in controllo. Non era semplice ripassare in vantaggio. Non penso di avere più chance adesso come non pensavo a limare il gap quando eravamo in basso. Ora viene il difficile perché dobbiamo continuare ad esprimere noi stessi senza essere schiavi del risultato anche se tutti vogliamo raggiungere questo sogno per coronare un percorso straordinario. Dobbiamo giocare pensando di raccogliere il massimo. Domenica sarà difficile per entrambe, il Cagliari ha avuto tempo per prepararla e noi abbiamo giocato. Analizzeremo con  grande lucidità dove possiamo migliorare nella gestione di alcuni momenti, in modo tale da fare una grande partita. I tifosi ci hanno sempre spinto. Chiedo di non smettere mai. Ora ci possono essere delle difficoltà e i tifosi sono importantissimi per spingerci e darci l’energia necessaria. Tutti abbiamo un chiodo fisso di voler meritare questa salvezza perché da due mesi e mezzo stiamo perseverando su questo, dimostrando di poterla conseguire; bisogna però essere anche consapevoli che puoi non farcela. Indipendentemente da domenica non sarà finita ed è merito dei giocatori potersela giocare in queste ultime tre partite. Bisognerà vincerne almeno due a mio parere per poter sperare in qualcosa”.

A segno i due partner di Milan Djuric, unico inamovibile della prima linea: “Bonazzoli lo avevo allenato e lo conoscevo bene. Ha qualità tecniche importanti, sta maturando tanto. Oggi aveva speso molto e andavano dosate le forze. Sono felice per Verdi, ma anche per Perotti e Belec, che è entrato in un momento difficile. Ha fatto un’uscita importante. Perotti correva come un ragazzino all’esordio. Siamo partiti con un progetto tattico diverso giocando 4-2-3-1 con Verdi, Perotti e Ribéry come ali e con una punta come Djuric e secondo punte come Mousset, Mikael e Bonazzoli. Si voleva sfruttare in quelle posizioni la qualità dei calciatori. Poi la crescita di Ederson, Lassana e Bohinen ci ha permesso di cambiare modo di stare in campo senza perdere aggressività ed efficacia. Bohinen è migliorato tanto”.

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