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Moviolone Salernitana-Roma, Sozza gestisce senza problemi

La partita tra Salernitana e Roma è stata molto maschia, ma Simone Sozza non ha avuto problemi a gestirla con autorevolezza e pugno fermo. Nel primo tempo l’arbitro di Seregno ha provato a lasciar correre il più possibile, interrompendo il gioco solo quando inevitabile. Un po’ eccessivo, forse, il divario tra i falli fischiati a favore degli ospiti e quelli per i granata rispetto alla pari intensità profusa dalle due squadre. Mentre non ci sono grossi episodi chiave da analizzare nella direzione arbitrale. Al 6′ Mancini ha il braccio un po’ troppo alto mentre protegge la palla scivolare sul fondo dal tentativo di Botheim di raggiungerla, ma non ci sono di certo gli estremi per il rigore.

All’11’ Dybala reclama giustamente un giallo per Coulibaly che lo aveva atterrato dopo essersi fatto soffiare il pallone. Sozza risparmia al maliano l’ammonizione, che arriverà comunque al 28′ per una scivolata in leggero ritardo su Pellegrini. Al 39′ finisce sul taccuino del direttore di gara anche Gyomber, che fa di tutto per limitare Abraham e non permettergli di girarsi, ma alla fine è comunque costretto ad atterrarlo. Un tantino esagerato invece il giallo mostrato all’indirizzo di Kastanos, che sgambetta da dietro Zaniolo cercando e non trovando la palla. Nella ripresa i ritmi sono molto più blandi e di conseguenza ci sono anche meno contatti e irregolarità. Una di queste è al 48′, quando Botheim riesce a far passare la palla oltre Smalling al limite dell’area, ma l’inglese lo ostruisce fallosamente, guadagnandosi un cartellino giallo. Al 52′ il primo vero episodio da moviola della gara: Mazzocchi fa un bel controllo a seguire in area per superare Karsdorp, i due si tengono a vicenda e finiscono entrambi a terra.

Tutto l’Arechi protesta e a velocità normale pareva starci il rigore. Sozza invece non ha nessun dubbio fin da subito e lascia giocare. Ad una più attenta analisi infatti è proprio il laterale granata che inizia la trattenuta e trascina giù con sé l’olandese tirandolo per la maglia. Decisione sicuramente certificata anche dal silent check della sala Var, in cui vigilano Aureliano e Vivenzi. L’ultima azione da rivedere è quella del gol annullato a Wijnaldum all’86’. Per il VAR è facile tirare le linee e vedere che Dybala era di qualche centimetro oltre Bronn sul filtrante di Matic, ma il primo assistente Cecconi si dimostra attentissimo sbandierando subito dopo che l’ex PSG aveva depositato in rete, ricevendo poi la conferma del fuorigioco dalla tecnologia.

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