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Moviolone Salernitana-Lazio: il Var aiuta Abisso. Giusti i due rigori per gli ospiti

Direzione sufficiente per Abisso in occasione di Salernitana-Lazio. Il fischietto di Palermo tiene sotto controllo un match che vive nel secondo tempo le maggiori fiammate e concede due rigori agli ospiti, avvalendosi del Var per il primo episodio. Al 4’ minuto fischiato un fallo in attacco a Bonazzoli che salta scomposto su Patric ed in teoria vincerebbe il confronto aereo. L’arbitro fischia perché il nove granata salta ad occhi chiusi e si disinteressa della sfera. Decisione giusta. Al 15’ infortunio al volto con perdita di sangue per Pedro che nel dribbling si era intrufolato tra Candreva e Bronn ricevendo una spallata dal tunisino. L’arbitro ferma il gioco per favorire i soccorsi ma non aveva nemmeno fischiato il fallo ritenendo lo scontro fortuito e facendo segno appunto di un contrasto di spalla non intenzionale. Lo spagnolo rientra dopo quattro minuti di cure mediche ed è subito protagonista di un contrasto con Bronn, da cui nasce un corner contestato dal difensore granata. L’ultimo tocco, però, pare comunque suo.

Alla mezz’ora un corner di Luis Alberto è vanificato dalla traiettoria che esce e rientra rispetto alla linea del fondo: nell’occasione il laziale rischia un giallo per proteste plateali nei confronti del secondo assistente Rocca. Al 38’ ripartenza di Bonazzoli fermata da Cataldi col petto secondo Abisso, il granata chiedeva tocco di mano. Proteste anche per un contatto tra Marusic e Crnigoj, il tackle è duro ma il laziale è in anticipo.

Il primo giallo del match arriva al 44’ ed è per proteste: Vecino va a muso duro su Abisso dopo la concessione di un fallo a favore della Lazio a centrocampo. Abisso punisce Piatek ma aspetta troppo prima del fischio (la concretizzazione del vantaggio) e non ammonisce il polacco. Da qui le proteste dell’uruguaiano.

Al decimo della ripresa è corretta la decisione di Abisso che ammonisce Pirola, reo di aver fermato Felipe Anderson con una evidente trattenuta della maglietta. Il granata, che era stato saltato, non batte ciglio, consapevole di voler spendere il suo giallo per fermare l’azione ospite.

Regolare la posizione di Immobile in occasione del vantaggio laziale al 60’, quando l’attaccante si fa trovare pronto sul tracciante di Marusic. C’è infatti Daniliuc a tenere in gioco il biancoceleste.

Sei minuti dopo, chiamato in causa il Var per correggere un mancato intervento di Abisso. Sepe e Pirola dilapidano un vantaggio enorme su Immobile: l’attaccante ci crede, si infila tra i due e tocca un pallone che sembrava perso, anticipando il portiere. Sepe in uscita non trova la sfera ma solo Immobile che va a terra. Il rigore c’è perché chi attacca arriva prima sul pallone, il il fischietto siciliano se ne accorge solo al monitor.

All’80’ non è netto il fuorigioco fischiato a Bradaric anche se sul suo cross Valencia si era fatto ribattere il tiro. Giusto il giallo al cileno che entra da dietro su Cataldi; il piede è basso ma non c’è possibilità di giocare la sfera.

All’88’ il neoentrato Cancellieri irrompe in area in posizione regolare e viene agganciato da Bronn. Questa volta Abisso non si avvale del Var e fischia direttamente il rigore. Il contatto pare esserci, ma è amplificato dall’attaccante che crolla platealmente come se avesse subito uno sgambetto. Rigore parato da Sepe che ha almeno un piede sulla linea di porta al momento del tiro. Impossibile capire cosa Bronn abbia riferito ad Abisso, per meritarsi in rapida successione un giallo e poi un rosso diretto per proteste. Nel recupero giallo anche per Daniliuc che stende da dietro Basic.

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