Un gol di Marco Firenze ha permesso alla Salernitana di espugnare il San Vito e battere il Cosenza, portando a casa così tre punti preziosissimi in una partita molto complicata e dura dal punto di vista fisico. La gara è stata molto maschia, resa ancora più difficile dalle condizioni del terreno di gioco del Marulla. Tanti falli, ben sette cartellini e tanto lavoro per il direttore di gara Daniele Minelli della sezione di Varese che però è riuscito a concludere la partita senza gravi errori.
È soprattutto uno l’episodio da osservare sotto la lente di ingrandimento, il gol annullato al Cosenza al 27’ del primo tempo quando il punteggio era ancora di 0-0. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Pierini segna e festeggia, ma Minelli aveva già fermato tutto: sul cross l’ex granata Monaco è ingenuo nell’appoggiarsi su Di Tacchio che accentua la caduta, ma subisce il fallo. Il braccio del difensore del Cosenza è troppo alto e la carica sul capitano granata c’è, giusto fermare il gioco anche se Braglia ha protestato molto nel post partita. Più onesto invece Kanouté che sempre in sala stampa ha ammesso che il gol era irregolare.
Che fosse una partita molto accesa si è capito già dopo tre minuti: Jaroszynski perde palla, Firenze è costretto a sgambettare Carretta e rischia il cartellino. È il primo fallo della partita, Minelli lascia correre. Al 6’ Carretta su punizione sporca i guantoni di Micai, ma ci sono due calciatori del Cosenza a ostruire la barriera granata: secondo le nuove regole, ogni calciatore avversario deve essere lontano almeno un metro dalla barriera su un calcio di punizione. Teoricamente andava fermata l’azione, anche Ventura ha protestato con il quarto uomo. Tre minuti dopo Jallow cade in area di rigore e protesta, ma l’intervento di Kanouté era regolare: tra l’altro il gambiano era partito anche in fuorigioco, non segnalato dal secondo assistente Lombardi.
Il primo cartellino della partita arriva al 14’: Cicerelli scappa via a Legittimo che lo abbatte, giallo sacrosanto. L’assistman granata poi entra male su Corsi al 17’ e viene giustamente ammonito. Se la cava Kiyine al 30’, la sua trattenuta su Baez è reiterata e poteva essere punita con il cartellino. Al 36’ Baez resta a terra dopo uno scontro con Di Tacchio, lamentando un gomito alto: regolare l’intervento dell’ex Avellino, solo uno scontro di gioco. Tra il 38’ e il 39’ vengono ammoniti Jallow e Firenze, due scelte corrette di Minelli: Jallow trattiene alle spalle Kanouté in modo scomposto, Firenze invece è costretto al fallo tattico su Bruccini dopo un passaggio sbagliato di Kiyine. Un minuto prima dell’intervallo (non c’è recupero nel primo tempo), Monaco si allunga troppo il pallone e poi travolge Akpa Akpro: il giallo è inevitabile.
Il secondo tempo si apre con il gol della Salernitana. Cicerelli spacca in due il centrocampo cosentino e lancia Firenze, che scappa sulla linea del fuorigioco e decide la partita: è Monaco a non essere allineato e a tenere in gioco il centrocampista granata. Al 5’ Djuric è tutto solo e in volata verso la porta dei calabresi, ma l’assistente Grossi sbandiera fuorigioco: grave errore, il bosniaco era partito alle spalle di Idda. Al 13’ Di Tacchio travolge Kanouté, Minelli decide di fischiare solo punizione ma poteva starci il giallo. Il cartellino lo becca Idda al 25’ per un’entrata scomposta su Cicerelli. Al 31’ viene ammonito Jaroszynski per perdita di tempo, dieci minuti dopo Braglia protesta troppo e viene espulso. Nel secondo tempo si gioca poco, Minelli concede 5 minuti di recupero e poi ne fa giocare 7: forse un po’ esagerato, ma al triplice fischio la Salernitana può esultare.
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