AGGIORNAMENTO 7 FEBBRAIO ORE 22. Tutto confermato: Kostas Manolas domani sarà a Salerno (in tempo per fare capolino all’Arechi in occasione dell’allenamento a porte aperte?) e firmerà sul contratto fino a giugno con opzione di rinnovo biennale in caso di salvezza. Il difensore classe 1991 ha raggiunto l’accordo con Sabatini e ha detto sì alla Salernitana. Dal 18 gennaio il diggì granata flirta con il giocatore greco, già avuto alle sue dipendenze ai tempi della Roma (clicca qui per leggere). Una trattativa svelata dalla nostra redazione e che Sabatini non ha mai mollato, dapprima come alternativa a Boateng e poi come profilo complementare, visti i guai fisici che hanno attanagliato prima Fazio, ormai assente da tre partite, poi Gyomber. Qualcuno non ci ha… creduto, eppure eccolo qui. Dopo l’estromissione di Bronn dalla lista l’esperto dirigente era certo di avere in mano il sì dell’ellenico, che poi però è rimasto fermo sulle sue richieste economiche. Ci è voluto qualche giorno in più ma alla fine ce l’ha fatta e la sua costanza è stata premiata. Domani Manolas sarà a Salerno per firmare e mettersi a disposizione di Pippo Inzaghi.
AGGIORNAMENTO 7 FEBBRAIO ORE 20. Attacco decisivo di Walter Sabatini… e firma in arrivo. La Salernitana ha rotto gli indugi e fatto un piccolo sacrificio per avvicinarsi alle richieste di Kostas Manolas, raggiungendo virtualmente l’accordo per ingaggiarlo fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza. Le alternative poco convincenti e poco convinte, evidentemente, hanno soltanto accelerato la voglia di andare incontro al greco, unico profilo spendibile in questo momento in cui è necessario rinforzare la rosa con giocatori di esperienza e integri. L’ex napoletano ha giocato l’ultima partita il 29 dicembre, a differenza di Mustafi che viene da un biennio di continui problemi (15 gettoni in due anni) e non assicurerebbe la giusta tenuta. In serata potrebbe arrivare il sì definitivo, in caso di risposta positiva domani Manolas potrebbe essere già a Salerno.
ARTICOLO 6 FEBBRAIO ORE 22:30. Kostas Manolas continua ad avere pretese economiche più alte rispetto a dove si ferma la Salernitana. Sabatini non ha troncato con il greco, lo aspetta ancora per 24-48 ore dopo l’ultimatum dato ieri e lo reputa ancora la primissima scelta ma nello stesso tempo ha virato anche su alternative. Dopo aver preso informazioni sul conto dell’olandese Zeegelaar, ecco anche l’altro tedesco (di origini albanesi) Shkodran Mustafi – classe ’92 – che nella giornata di oggi ha addirittura fatto un blitz in gran segreto a Salerno.
Il difensore si è svincolato dopo due anni agli spagnoli del Levante e vuole rimettersi in gioco. Nel pomeriggio, camuffato, è stato in visita al Mary Rosy, tuttavia senza allenarsi. Un modo per guardare con i propri occhi il suo possibile nuovo ambiente? Sembrerebbe di sì. Non ci sarebbe infatti nulla di contrattualmente definito (il vincolo ipotizzato sarebbe fino a giugno) e addirittura il giocatore potrebbe fare le sue riflessioni in queste ore decidendo se lasciare Salerno e prendersi qualche altro giorno per riflettere oppure se restare e firmare. Al centro sportivo di Pontecagnano Faiano non c’era il diggì, né l’ad Milan. Neppure il presidente. Insomma, una visita guidata, una presa di contatto. Non è dato sapere se abbia o meno svolto test fisici per appurarne l’integrità visto che nell’ultimo biennio ha giocato pochissimo a causa di ripetuti infortuni. Incognita grossa.
Mustafi non gioca una partita ufficiale dal 6 maggio 2023. Il giocatore, in Italia, ha vestito la maglia della Sampdoria dal 2012 al 2014 e in carriera ha giocato anche con Everton, Valencia, Arsenal e Schalke 04. Mustafi si è laureato Campione del Mondo, in squadra con il neo granata Boateng, dieci anni fa con la Germania. Sabatini attende e vuole chiudere con un difensore, in un modo o nell’altro, entro un paio di giorni al massimo dopo aver lasciato fuori un giocatore sano e comunque già conoscitore della Serie A come Bronn, per far posto a uno svincolato potenzialmente più esperto e performante. Manolas è sempre in cima, a ruota gli altri. Il diggi avrebbe voluto chiudere oggi la questione, invece è costretto ancora ad attendere.
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