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Lo Monaco non le manda a dire a Lotito: “Crede di essere il padrone del calcio, ma va fermato!” Su Malagò…

Pietro Lo Monaco non ci sta. L’uomo mercato degli etnei è comprensibilmente imbufalito: soltanto pochi giorni fa, infatti, a Torre del Grifo si festeggiava per l’imminente ripescaggio in serie B della compagine rossoblu. Adesso, invece, il tavolo è stato nuovamente rovesciato e nel tardo pomeriggio di oggi, in via Rosellini a Milano, verranno stilati i calendari del torneo cadetto. Che sarà a 19 squadre, salvo nuovi clamorosi ribaltoni. E così per il Catania (ma anche per Novara, Pro Vercelli, Ternana e Siena) si riducono al lumicino le possibilità di giocarsi le proprie carte nella seconda lega nazionale. “La Figc e la stessa Lega di Balata non hanno idea di cosa li attenda – dichiara un contrariato Lo Monaco sulle colonne di Tuttosport –  Stanno violando pesantemente le regole: non possono essere cambiate in corsa quando tutti sanno benissimo che per modificare il format del campionato è necessario il pronunciamento del Consiglio Federale con almeno un anno d’anticipo. Il Consiglio Federale non c’è, perché la Federazione è commissariata. Il commissario Fabbricini dovrebbe imporre il rispetto delle norme. Invece… Io parlo per il Catania, ma presumo che anche le altre non rimarranno con le mani in mano. Un minuto dopo la compilazione dei calendari, il Catania preparerà le carte per fare ogni ricorso possibile e immaginabile, ivi compreso il Tar al quale chiederemo il blocco del campionato Poi c’è la questione del risarcimento danni: noi per iscriverci sia alla C che alla B abbiamo sottoscritto  fideiussioni per 3,5 milioni di euro: abbiamo già 5 mila abbonati, abbiamo speso somme ingenti per allestire una rosa all’altezza della B, sicuri di avere i titoli per essere ripescati. Se non lo fossimo, subiremo un danno enorme e sapremo a chi presentare il conto. Ditemi voi se tutto questo sia normale – prosegue Lo Monaco – Punto primo: il Collegio di Garanzia ha sospeso e non ha bocciato la sentenza in favore nostro e del Novara. Punto secondo: come può il commissario straordinario Figc legittimare una palese violazione delle norme Figc?”

Ed ecco che, al terzo punto, viene tirato in ballo anche il co-patron della Salernitana Claudio Lotito:  “Vogliamo dirla tutta? Questa baraonda è nata sull’asse Coni-Lotito, cioè Malagò-Lotito. Quest’ultimo si sente il padrone del calcio italiano ed è convinto di far ciò che gli pare. Il guaio è che, se nessuno lo ferma, a cominciare dal Coni, Lotito va avanti. E la B va a sbattere contro un muro. Occhio perché qui salta tutto”.

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