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Sousa verso l’Inter: “Concedere poco e arrivare nell’ultimo terzo. Pirola triste ma…”

Paulo Sousa incontrerà la stampa al Mary Rosy alla vigilia di Salernitana-Inter a partire dalle 12:30 circa. Segui il live testuale con le sue dichiarazioni qui.

ORE 13. Conferenza stampa terminata.

ORE 12:52. “La partita dopo tanto tempo che abbiamo visto di Bohinen a Milano purtroppo non si è ripetuta. non dobbiamo dimenticarci di chi siamo e dove siamo rispetto all’Inter. Dobbiamo ricordarci di chi siamo e dove siamo. Pirola? Sono andato subito da lui e gli ho dato indicazioni su quello che deve fare. A livello difensivo è fortissimo: marcatura, gioco aereo, gestione dello spazio. A livello di costruzione ha qualcosa da migliorare, non solo lui ma tutti i nostri difensori. Quando la palla viene da una linea più alta, se giri il corpo verso il campo è un invito alla pressione degli avversari. Se nel controllo guardi avanti hai invece sempre capacità di saltare l’uomo e trovare il compagno libero dietro la linea di pressione. Cambiare i comportamenti è difficile, può succedere in determinati momenti. Dobbiamo dare fiducia ai nostri giovani. Si è sentito colpevole, dopo la partita era triste e si è espresso anche sui social”. Sul post criptico di Sepe ha sorriso allargando le braccia.

ORE 12:50. “Ogni momento è buono per cementare le nostre consapevolezze e fare punti. Con le squadre importanti abbiamo anche già fatto risultato, si veda la gara contro il Milan. Abbiamo anche la forma fisica che deve sorreggerci per affrontare un avversario complesso come l’Inter. Dobbiamo rendere i nostri tifosi orgogliosi di noi, devono sentirsi rappresentati ai massimi livelli e darci tutto. Bisogna concedere poco all’Inter, guadagnare quanto più campo è possibile, avere più possesso palla e capacità di arrivare sull’ultimo terzo con più giocatori: se arriviamo lì abbiamo i giocatori che possono essere determinanti. Il momento della stagione è importante e c’è bisogno di punti”.

ORE 12:47. “Il centrocampo dell’Inter è molto fisico, non particolarmente ‘alto’. Contro tutti gli avversari loro sfruttano tanto le palle inattive, soprattutto con chi ha livelli tecnici più bassi di loro. Abbiamo ragionato su questo. Avevo pensato di schierare Fazio per la sua esperienza, per la sua abilità nel gioco aereo e nella costruzione, l’ho inserito a La Spezia anche immaginando di utilizzarlo ma purtroppo ha avuto un nuovo problema fisico e non sarà della partita. Piatek? È l’attaccante che più dà capacità di far salire la squadra per come lavora, è un giocatore importante; non vuol dire che sarà sempre titolare ma per noi è molto importante. Quando lui non sarà in campo dovremo trovare altre soluzioni ed essere determinati anche sul gioco aereo”.

ORE 12:45. Flash sul caso plusvalenze e possibili ripercussioni: “Non ne abbiamo parlato, non è una cosa che possiamo controllare, i ragazzi non ho sentito che ne hanno parlato, abbiamo lavorato strategicamente solo sui momenti specifici del gioco per preparare la partita contro l’Inter. Io e il direttore ne abbiamo parlato, De Sanctis mi ha aggiornato ma senza nessuna preoccupazione”.

ORE 12.41. Ansia dell’Inter in questo impegno tra le coppe un vantaggio per la Salernitana e ricordi nerazzurri? “Non vivo di ricordi, vivo nel presente. Anche quando giocavo analizzavo le partite per migliorarmi. L’Inter è una società importante, dove ho trovato tanti campioni, mi sono divertito tantissimo a giocare intorno a loro. Ero a Dortmund e il presidente Moratti con Ronaldo riuscirono a portarmi all’Inter. Potevo andare in club importanti in Spagna. L’Inter ha una storia importante, vogliono vincere sempre. Non credo che una squadra possa essere stanca in questo determinato momento: ha vinto la Supercoppa, è in semifinale di Coppa Italia, è ai quarti di Champions. L’unica cosa che la vede fuori è il campionato, però anche lì ha un altro progetto, quello di rientrare tra le prime quattro. Ha una rosa forte, troverà soluzioni importanti per schierare una formazione forte. noi dobbiamo competere con le nostre armi”.

ORE 12:35. “A me piace vedere le mie squadre con personalità. Capisco il momento, una variabile importante è la difficoltà di continuità di gioco dopo la sosta delle Nazionali, anche altri colleghi miei lo hanno notato. A La Spezia mi aspettavo una gara più piena di controllo di gioco, ci è mancato il passaggio finale per arrivare a più conclusioni. Nel secondo tempo ho provato a inserire due giocatori di palleggio, Maggiore e Bohinen ma non abbiamo avuto successo per tanti motivi. Tutta la settimana che abbiamo fatto ci ha dato indicazioni positive, siamo fiduciosi verso i passi in avanti, però i processi di crescita accadono anche così, vale anche per le squadre che vincono titoli che spesso portano a casa partite anche non giocando spesso ai loro livelli: dobbiamo essere capaci di questo, di soffrire e prendere punti anche quando non giochiamo bene. Affrontare l’Inter deve portarci fierezza di noi stessi. Dobbiamo capire dove sono gli spazi dove possiamo avere vantaggi rispetto ai comportamenti degli avversari, capire i movimenti offensivi dei nerazzurri e lavorare bene sul piano strategico con la giusta determinazione e convinzione ma anche gioia in quello che faremo. L’Inter ha individualmente la miglior rosa della Serie A: se abbiamo spazi corti, l’individualità ti crea difficoltà e allora serve intensità nella pressione e sulle coperture. Nei momenti clou del calcio, come nella vita, serve anche fortuna ma quella si conquista”.

ORE 12:30. Inizia la conferenza stampa. Prime dichiarazioni sul blocco di titolari: si continuerà sulla falsa riga dei calciatori scelti finora? “Il mio percorso da allenatore ha visto spesso alternare tutti e coinvolgere tutti, voglio avere giocatori freschi e con caratteristiche differenti ma con idee di gioco chiare, con più conoscenza di ognuno alle spalle. Sono arrivato qui in un momento molto delicato, con pochi giorni di lavori prima della prima partita, abbiamo cercato di mantenere quello che c’era dando pian piano delle impronte sul mio modello di gioco, due o tre elementi a livello di organizzazione offensiva e difensiva. Il cambiamento per la mia idea di calcio sarebbe drastico rispetto alle idee di Nicola. Successivamente abbiamo introdotto altro. Dobbiamo puntare su equilibrio, stabilità e fiducia motivando tutti per competere. Voglio qualità nell’allenamento, competizione interna e la competizione con gli avversari. Vorrei che chi ha caratteristiche ben precise come ad esempio Bonazzoli, che per me è tecnicamente quello che può fare la differenza: siamo alla Salernitana in un momento difficile, è un giocatore top per squadre che concentrano il gioco nell’ultimo terzo, sul breve è micidiale ma abbiamo bisogno di tante altre cose, è un giocatore che ci può aiutare tantissimo però al momento questa squadra ha bisogno di altro. Voglio avere tutti pronti per aiutarci in ogni momento”.

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