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LIVE. Ecco il nuovo Arechi: De Luca e i designer svelano il progetto

PREMI F5 DA DESKTOP PER AGGIORNARE

“E’ un progetto distensivo, stiamo costruendo cose storiche, dobbiamo ritrovare un clima di serenità, se tutte le componenti restano unite possiamo fare cose straordinarie, quelli che hanno la mia età conoscono periodi di turbolenze, non è cambiato nulla rispetto allo scorso anno. Come abbiamo gestito quello in una condizione difficile, dobbiamo continuare. appello ad avere posizioni di serenità, abbiamo questo ruolo di favorire un clima sereno. Mi pare che ci costa un po’, una serenità costosa”.

Vincenzo De Luca prevede 95 milioni per l’Arechi e 15 per il Vestuti. “Abbiamo fermata metro alla Stazione Centrale, così si arriva in due minuti allo stadio, andranno potenziate le corse e fatto un piano traffico ad hoc e ci sarà un’opportunità straordinaria. In tanti arriveranno a piedi allo stadio. La capienza del nuovo Arechi rimarrà come l’attuale, 35mila posti. Al Comune dormono un po’, sono un po’ rilassati ma non tutti abbiamo lo stesso carattere. C’è sempre il peggio. Se si sveglie il Vestuti dobbiamo correre, dobbiamo averlo ristrutturato per quando cominceranno i lavori. Oggi presentiamo il rendering, in questo momento la società è impegnata con la campagna acquisti, ci sono scadenze in atto mi auguro importanti. Mi pare doveroso chiedere anche al Centro Coordinamento cosa dovremo fare. Si punta ad avere entrambi gli stadi, è evidente, alla Regione converrebbe un esilio a Bari o Benevento però ci sono delle distanze. Prima o poi dobbiamo porci il problema Vestuti, qualcosa dovremo farla. Facciamo di necessità virtù. Ordine pubblico?  Si devono impegnare questi giovanotti (Prefetto, nda). Abbiamo giocato per decenni al Vestuti, Salerno ha una grande tifoseria e non ha mai dato luogo a escandescenze. Vestuti significa 15mila persone, se ne vogliamo di più apriamo l’interlocuzione col Comune di Bari”.

Ingegnere Cristina Landi, salernitana e tifosa: “Sono orgogliosa di mostrare il nuovo volto dell’Arechi. Sarà moderno, inclusivo, privo di barriere architettoniche. Abbiamo completamente ricostruito il primo anello inferiore, avvicinando le tribune al campo per dare un’esperienza amplificata per il tifoso. realizzeremo inoltre delle nuove gradinate che andranno a chiudere gli angoli attualmente aperti per un catino continuo che dia il senso della pressione della tifoseria granata. Saranno realizzati collegamenti verticali che porteranno al secondo livello con tutti i servizi essenziali per il tifoso, attualmente presenti solo al primo livello. La progettazione fa l’occhiolino alla sostenibilità: minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il discorso energetico. Avvolgeremo il nuovo stadio con una pelle accattivante. La genesi del progetto è stata ispirata dalla tifoseria e dal mare. Come i tifosi si raccolgono come una corazza attorno alla squadra, così il mare abbraccia Salerno con le onde. Le vetrate danno idea di uno stadio aperto verso la città. Sceglieremo pannelli in allumino che con la sua azione riflettente catturerà la luce e darà continua evoluzione della facciata creando giochi di luce simili a quelli che si vedono sulle onde del mare. Tutto entra in un progetto di ricucitura urbana, l’Arechi avrà accanto il suo fratello minore PalaSalerno”.

Parlano i tecnici. Massimiliano Milan, ad di Buromilan: “Il progetto si basa su tre concetti fondamentali. Il primo è l’adeguamento a standard internazionali nel rispetto delle normative Coni sulla sicurezza, flussi e servizi a disposizione degli utilizzatori dello stadio. Oltre a ciò è in predisposizione uno studio della visibilità in modo che tutti i posti abbiano visibilità ottima. Un secondo presupposto è la sostenibilità, punto non trascurabile. Sarà predisposto un campo fotovoltaico al di sopra della copertura per fornire energia per lo stadio stesso. Quando non sarà in uso l’energia pulita sarà in rete per la città. Realizzeremo uno stadio nuovo utilizzando le risorse del vecchio Arechi, non faremo demolizioni importanti e prenderemo tutto il buono che ci offre l’Arechi di oggi come il secondo anello. non vogliamo sprecare risorse utili. Vogliamo restituire una casa ai tifosi granata”.

Non lesina stoccate De Luca: “Potremmo fare anche un’altra operazione, un piano di parcheggi interrati a piazza Casalbore se non abbiamo reperti storico-archeologici. Dovendo fare quei lavori e quell’investimento ne facciamo uno complessivo. Abbiamo un Vestuti completamente fruibile, realizziamo altre palestre e diamo una mano alle altre discipline, tanto per dare una mano agli amici narcotizzati del Comune. Pensiamo di fare lo stesso tipo di intervento al Collana a Napoli, stadio gemello del Vestuti. Dovendo fare i lavori i 5 milioni in più o in meno non è un problema. Stiamo facendo uno sforzo finanziario gigantesco ma lo immaginiamo come un salto di qualità straordinario. La città di Salerno entrerebbe in una classe superiore per l’offerta sportiva ma anche spettacolare”.

Ancora il governatore: “Bisognerà decidere come svolgere il campionato. Se facciamo una determinata scelta, la Salernitana dovrà giocare altrove per una sola stagione, altrimenti avremo problemi per tre-quattro campionati. In altri casi o hanno deciso di giocare un campionato in un altro stadio o hanno realizzato una struttura transitoria prendendo in leasing le tribune in deroga. La prima scelta è far partire il cantiere e decidere dove giocare un campionato. Gli stadi disponibili sono Bari o Benevento. Se dovessimo fare questa scelta il presidente del Benevento ha già dato grande disponibilità e ci considera una città sorella. Bari siamo gemellati, stadio bellissimo, ci vuole solo più tempo. Oppure si può trovare una struttura provvisoria. In questo caso la Regione deve fare un ulteriore investimento. Abbiamo uno stadio carico di storia che è il Vestuti dove abbiamo passato tanti anni a soffrire. Se ne cade a pezzi, abbiamo solo delle attività minimali. Se decidiamo di non muoverci da Salerno dobbiamo fare un altro investimento che riguarda quell’impianto. Gli amici della società di progettazione illustreranno anche l’ipotesi dello stadio provvisorio che prevede la ristrutturazione della tribuna centrale, l’acquisto o l’affitto di tribune da montare e smontare. A Cagliari hanno fatto così. Vogliamo avere per dicembre 2025 quello che sarà lo stadio più moderno d’Italia”.

De Luca sul percorso sportivo: “Realizziamo l’impianto, la parte sportiva sarà responsabilità di chi gestisce la squadra. non poniamoci limiti. Questo è uno stadio a livello dello Juventus Stadium, quindi stiamo pensando, senza voler esagerare con le illusioni, anche a eventi e tornei internazionali per i quali si richiedono determinati standard. Non dico la Champions ma un altro passo in avanti. Questo stadio consente di fare un salto di qualità straordinario. Le prescrizioni sono diventate molto pignolesche, col nuovo progetto ci saranno strade separate. Faremo anche il museo della Salernitana nei locali sotto la Curva Sud. I tempi? Abbiamo fatto una gara per scegliere la società di progettazione. In questo momento sono in corso le indagini geologiche, avremo uno studio di fattibilità consegnato a ottobre e un progetto definitivo a gennaio. Bisogna fare la validazione e su questa base siamo in condizione di fare la gara per scegliere l’impresa che deve fare i lavori. tre mesi per farla, contiamo di aprire i cantieri a giugno 2024. Gestiamo questo campionato di transizione. Nella gara che faremo prevedremo il triplo turno per l’impresa che dovrà lavorare di notte, abbiamo fatto lo stesso anche con il nuovo Ruggi”.

Presenti in sala i gruppi ultras e la tifoseria organizzata. Le parole di De Luca: “Un grande investimento per valorizzare lo sport. Le Universiadi ci hanno consentito di ristrutturare una settantina di impianti in tutta la Regione. Qualcosa abbiamo fatto anche qui all’Arechi ma per le condizioni che si sono determinate credo fosse necessario un intervento di ristrutturazione: si rifà completamente lo stadio. Facciamo un investimento importante che dovrebbe consentire il prosieguo di un trend positivo della Salernitana, reduce da un vero e proprio miracolo sportivo per merito della squadra, dell’allenatore e della società che ha investito nonché di una grande tifoseria che ha supportato la squadra anche quando c’erano momenti di difficoltà. L’unità e la solidarietà è elemento essenziale per avere successo anche in futuro. In altre parti d’Italia sono stati rifatti gli stadi. Qui dovremo decidere con i tifosi e con la società come procedere. A seconda della scelta l’intervento può durare un anno e mezzo o dieci anni. Di questi tempi se i cantieri si allungano, tra aumento costi e guerre varie si tira troppo alla lunga. Il Comune in primo luogo dovrà scegliere d’intesa con la tifoseria e la società. Un cantiere aperto per un anno e mezzo lavorando anche di notte è un conto, un cantiere tenuto aperto con un’attività che va avanti per spezzoni diventa un calvario. L’impianto prevede la copertura dello stadio come in tutte le realtà civili. Il problema era l’impraticabilità in inverno. Decidere di fare lo stadio completamente coperto significa investimento importante. Se avessimo lasciato le cose come stanno avremmo risparmiato. Ci sarà il fotovoltaico per un a facciata che dovrà essere coerente col PalaSalerno: sarà una cittadella dello sport. Vi saranno spazi hospitality. I progettisti ci hanno chiesto l’orientamento per i due anelli: sul settore inferiore la visibilità non era un granché, la scelta è di fare un’unica gradinata. non ci saranno più i due anelli. Il progetto prevede l’adeguamento alle normative sportive, lo dico per i sediolini. Con i sediolini a norma si perde spazio, recupereremo gli spazi persi riempiendo gli angoli che sono vuoti. Questo risolverà anche un problema invernale con raffiche di pioggia e vento. Si recupereranno degli spazi per l’ospitalità di vetrate con spazi polivalenti. Ho visto la ristrutturazione del San Paolo, c’è immagine totalmente libera sul campo ma anche verso il mare dall’ altro lato. Nel periodo di non gioco sono spazi utilizzabili per attività commerciali, bar che si possono collocare, sale congressi. Diventerà una cosa di altissimo livello. Si realizzeranno 18 skybox riservati per giornalisti o per ospiti che vogliono godere dell’evento riservatamente”.

Lo scatto delle istituzioni dopo l’affondo della Salernitana con la minaccia di adire le vie legali per la questione Curva Nord. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, svela questo pomeriggio il progetto del restyling dello stadio Arechi che Buromilan, Gau Arena, Gino Zavanella Architetto, Studio Zoppini, Ep&S e lo studio geologico associato Graziano e Masi hanno realizzato. Il governatore parla in conferenza stampa a partire dalle 18 presso l’hotel Mediterranea. La diretta testuale su questa pagina a cura della redazione di SalernitanaNews.it.

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