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L’identikit di Cristiano Lombardi: duttile esterno, l’ex Venezia cerca la consacrazione

Dopo aver fatto le visite mediche questa mattina (clicca qui per leggere), ha raggiunto il ritiro di San Gregorio Magno anche Cristiano Lombardi, classe 1995, che arriva in prestito dalla Lazio. Originario di Viterbo, nasce calcisticamente come esterno d’attacco, in grado di giocare in entrambe le corsie ma non solo: in passato si è disimpegnato anche come seconda punta, quinto di centrocampo, trequartista e finanche terzino destro. I suoi punti di forza sono velocità e resistenza mentre deve migliorare il feeling con il goal: è a secco da tre anni con l’ultima rete (prima in Serie A) segnata all’Atalanta in un rocambolesco 3-4 del 21 agosto 2016.

L’IDENTIKIT – Cristiano Lombardi è nato il 19 agosto di ventiquattro anni fa. Dà i primi calci ad un pallone nel piccolo club Calcio Tuscia di Viterbo; successivamente si trasferisce a Siena nel 2010 dove rimane una sola stagione. Dal 2011 è un giocatore della Lazio con cui ha giocato in maniera costante, per i primi anni, nella Squadra Primavera: nel 2012/2013 con Alberto Bollini in panchina vince lo scudetto e la Supercoppa di categoria. In quella squadra figurano anche gli ex granata Strakosha, Pollace e Tounkara, oltre ai ben noti Cataldi e Keità. L’anno successivo Lombardi vince la Coppa Italia Primavera e diventa ancora più protagonista siglando undici reti: in quella squadra si affacciano anche Joseph Minala, Christopher Oikonomidis e Simone Palombi.

Ormai pronto per il salto tra i “grandi”, la sua prima esperienza tra i professionisti la effettua con il… granata del Trapani: tredici presenze, un assist e minutaggio esiguo il magro bottino per l’esterno di Viterbo che si rifà con gli interessi nella stagione successiva quando giunge ad Ancona: in Lega Pro, con la compagine marchigiana gioca con costanza (25 partite, 4 goal e 2 assist) contribuendo al sesto posto finale dei biancorossi.

Ritorna alla Lazio nel 2016/2017 dove all’esordio in A sigla il suo primo goal (e ultimo tra i professionisti) nella spettacolare sfida con l’Atalanta conclusasi sul 3-4 per i capitolini. Rimane in biancoceleste per l’intera stagione giocando da titolare la sfida con la Juventus e racimolando complessivamente diciannove presenze stagionali tra Serie A e Tim Cup. Mantiene la massima serie nel campionato seguente quando firma con il Benevento di Oreste Vigorito (17 presenze e 2 assist contro Roma e Lazio): titolare per la gran parte del girone d’andata, l’esterno di Viterbo non si conferma nella seconda parte di stagione anche a causa della rivoluzione di gennaio operata dalla società sannita che non riuscirà ad evitare la retrocessione in B. Rimasto ai margini della rosa biancoceleste, nel mercato di riparazione (gennaio 2019) sceglie di ripartire in B finendo, in prestito biennale, a Venezia. Tredici presenze e due reti in laguna. Con la casacca arancioneroverde, ironia della sorte, ha pure affrontato la Salernitana ella delicatissima doppia sfida playout. Adesso, l’avventura in granata per provare a consacrarsi definitivamente.

1 Commento

1 Commento

  1. Michele

    15/07/2019 at 16:40

    Ruggiero scusami ma se lombardi a segnato due gol a Venezia perché dici che non segna da tre anni…?Mi è sfuggito qualcosa…? Saluti…!

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