L’ex granata Fava dice basta a 47 anni ma alza un trofeo: “Magari ci ripenso…”

Dino Fava dice basta a 47 anni e con un trofeo alzato al cielo. La carriera dell’ex attaccante della Salernitana volge al termine. “In linea di massima ho deciso, mi fermo. Poi magari ci ripenso e mi ritorna la voglia ma è la mia ultima partita”, aveva detto al Mattino sabato con riferimento a Sessana-Battipagliese, la finale di Coppa Italia di Promozione. L’ha giocata e l’ha vinta 2-1 in rimonta sulle zebrette.

Entrato al 77′, Fava ha potuto poi alzare il trofeo a Mondragone (foto in alto LND Campania) al termine della sua ultima stagione in quel di Sessa Aurunca, condita da 8 gol. Minutaggio certamente minore, vista la carta d’identità, ma senso del gol mai sbiadito per la punta che ha vestito la casacca granata per tre stagioni, dal 2008 al 2011, segnando 17 reti in 79 partite tra Serie B e C. C’era anche lui in campo quel 19 giugno 2011 nella finale di ritorno playoff di terza serie vinta amaramente contro il Verona all’Arechi: non bastò per salire di categoria, arrivò pure la beffa del successivo fallimento.

Nel suo percorso calcistico cominciato nel settore giovanile del Napoli, Fava ha trovato il suo massimo splendore a Udine, dove ebbe spazio anche in Coppa Uefa nel biennio 2003/05. Ha vestito anche le maglie di Formia, Acireale, Pro Patria, Varese, Triestina, Treviso, Bologna, Paganese, prima di scendere tra i dilettanti con Terracina, Sessana, Portici, Savoia, Giugliano, Afragolese, Maddalonese e ancora Sessana (dal 2022 a oggi). Ha avuto la possibilità anche di giocare insieme al figlio Christian (classe 2003) l’anno scorso. “È stato emozionante. Christian nello spogliatoio non riusciva a chiamarmi papà e quindi mi chiamava Dino. Mi ha marcato in allenamento, è un terzino. Il suo cruccio è stato non avermi mai fornito un assist”, aveva detto Fava senior sabato. Ora è arrivato il momento di dire basta con il calcio giocato con la Coppa Italia di Promozione in bacheca e tanti aneddoti da raccontare ai nipotini.