JUVENTUS-SALERNITANA 1-1
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani (31′ st Milik); Cambiaso, McKennie (1′ st Miretti), Locatelli, Rabiot, Kostic (1′ st Iling jr); Kean (1′ st Miretti), Vlahovic (31′ st Yildiz). A disp: Perin, Pinsoglio, Djalò, Nicolussi Caviglia, Alcaraz. All: Allegri.
Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Zanoli (45′ st Pasalidis), Coulibaly, Basic, Sambia (45′ st Pellegrino); Tchaouna, Vignato (20′ st Legowski); Ikwuemesi (27′ st Kastanos). A disp: Costil, Salvati, Ferrari, Sfait, Di Vico, Simy, Weissman. All: Colantuono.
Arbitro: Santoro di Messina (Zingarelli/Bahri). IV: Sacchi. Var: Mazzoleni (Nasca).
Diretta: Dazn
Note: Marcatore: 27′ Pierozzi (S), 90+1′ Rabiot (J); Angoli 8-4; Ammoniti: Vlahovic, Rabiot, Danilo (J), Sambia, Fiorillo, Pasalidis, Basic (S); Recupero: 4′ pt – 7′ st; Spettatori 37.470 (165 ospiti).
La gara che non ti aspetti. Una Salernitana solida e concentrata trova un punto allo Juventus Stadium nonostante una seconda frazione a tinte esclusivamente bianconere. Gli uomini di Colantuono giocano con leggerezza nella prima frazione e trovano il vantaggio meritato, poi nella seconda frazione il pressing crescente degli uomini di Allegri trova il pari solamente nel recupero. Grida vendetta l’occasione dell’ultimo secondo sui piedi di Basic.
La Salernitana parte piuttosto compatta sotto un acquazzone importante. Teste sotto e via da parte dei cursori di fascia alla ricerca di campo che puntualmente non viene concesso dai “grigi” (per l’occasione) di Torino, più lucidità da parte di centrocampisti e mezze punte. Il gioco è… palla su Ikwuemesi e poi tentare di guadagnare metri con sponde. Di Pierozzi (6′) il primo tentativo nello specchio dai 25 metri dopo una discreta combinazione palla a terra dei campani, Szczesny blocca facile. Due minuti e la risposta di Vlahovic – per effetto di un gentile regalo di Sambia in uscita – fa tremare la traversa: bravissimo Fiorillo a deviarla sul legno. I granata però non si consegnano, stazionano nella metà campo di casa e cercano di non essere vittime sacrificali. Vignato è pimpante, Tchaouna pure. All’11’ il gioco si ferma per un paio di minuti quasi a causa di un problema all’auricolare dell’arbitro Santoro, prontamente risolto. La sfuriata di Giove Pluvio dura una dozzina di minuti, la Salernitana anche di più. Lotta, provoca due gialli avversari con Coulibaly (Vlahovic e Rabiot), prende metri. Addirittura passa in vantaggio con Pierozzi (27′), lesto ad anticipare tutti di testa sugli sviluppi di un corner ben battuto da Sambia. La Juve pasticcia, accusa il silenzio dello Stadium in cui si sentono solo i 165 del settore ospiti (ultras locali in sciopero del tifo) e concede l’opportunità del raddoppio poco dopo la mezzora: Ikwuemesi giù al limite dell’area e Sambia su punizione fa volare il portiere juventino. Vecchia Signora intontita. Ci prova Bremer da distanza siderale (35′, palla alta). La Salernitana va ancora vicina al gol, stavolta in contropiede ma Ikwuemesi si mostra nuovamente inadeguato alla categoria, nonostante la ripetuta fiducia di Colantuono: Tchaouna lo mette davanti a Szczesny, lui si allunga il pallone e favorisce l’uscita dell’estremo polacco. Cambiaso a giro (44′) sfiora il palo alla destra di Fiorillo ed è l’ultimo sussulto degno di nota del primo tempo.
La ripresa è un botta e risposta nei primi minuti, i padroni di casa provano subito a trovare il pari, così come i granata si espongono alla ricerca del raddoppio. Seconda marcatura alla quale va di nuovo vicino Pierozzi, sempre sugli sviluppi di calcio d’angolo, questa volta Rabiot respinge (VAR al lavoro, colpo di gomito giudicato regolare). Le occasioni crescono di intensità al quarto d’ora della ripresa: contropiede di Tchaouna che serve l’accorrente Coulibaly al limite dell’area, incespica con la palla e consente a Chiesa di involarsi dall’altra parte del campo, filtrante per Vlahovic che solo davanti a Fiorillo chiude troppo il destro. La Juve cresce e chiude la Salernitana nella sua metà campo, l’occasione migliore è però solamente un rinvio maldestro di Pirola che colpisce Cambiaso, deviazione sul fondo di poco. Pochi minuti dopo e anche Gatti si divora la prima marcatura bianconera, palla alta di testa; stessa sorte per un cross di Cambiaso, Vlahovic e Bremer non ci arrivano per poco (71′). Allegri si gioca il tutto per tutto con i cambi ed è il neo entrato Milik che impegna Fiorillo di testa, bravo l’estremo difensore granata anche pochi secondi dopo a bloccare prima il sinistro di Chiesa, poi quello di Yildiz. Sempre ordinata e attenta la Salernitana che ha l’occasione per chiuderla al minuto 82: Kastanos vede l’inserimento di Tchaouna che si invola, Gatti lo contrasta in area, chiusura giudicata regolare. Alleggerisce la squadra di Colantuono che si fa vedere nuovamente dalle parti di Szczesny, aziona manovrata che si conclude col tiro alto di Legowski. La rabbia bianconera nel finale è prima nel terzo legno colpito dalla Juve, con Miretti che fa partire un destra a giro dal limite, traversa e palla in campo; il pari però arriva al primo dei sei minuti di recupero con Rabiot che è lesto ad appoggiare in rete sul secondo palo. Il forcing finale si conclude con un destro sempre di Miretti che non trova lo specchio a 60 secondi dal termine. L’occasionissima per il clamoroso colpo del ko è però sui piedi di Basic che all’ultimo secondo dei 7 di recupero manda alto un sinistro da posizione perfetta dal limite. Al triplice fischio è 1-1 il finale.
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