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Jovane affaticato, recupero da gestire e utilizzo da centellinare. Ipotesi futura da falso 9?

Nella settimana di sosta andrà gestito con estrema attenzione il recupero di Jovane Cabral, tra i più affaticati dopo la partita di Lecce. Il calciatore originario di Capo Verde ha giocato i 90′ più recupero facendo intravedere buonissime cose e restando in debito con la sorte per un paio di situazioni. Lunedì alla ripresa, però, ha accusato i postumi della grande fatica: erano due anni (15 ottobre 2021, Belenenses-Sporting Lisbona 0-4, Coppa di Portogallo, gara in cui segnò pure su rigore) che non disputava una partita intera e ora lo staff dovrà ricalibrare il suo utilizzo tra partite e allenamenti per evitare sovraccarichi.

La buona notizia è che non sembrano esserci infortuni. Precauzionalmente, come scrive Il Mattino oggi in edicola, il giocatore si è sottoposto a risonanza magnetica a entrambe le ginocchia che erano dolenti dopo la fatica. Solo un sovraccarico, zero problemi seri o lesioni se non la necessità di evitare sforzi improvvisi e che al momento non si possono reggere con freschezza. Jovane ha 25 anni ma gli ultimi due sono stati tortuosi, con molto infortuni e nessuna possibilità di avere continuità. Staff sanitario e atletico dovranno tenerne conto da martedì, quando il gruppo riprenderà ad allenarsi. Cabral farà ghiaccio e terapie, restando ovviamente a riposo in questi giorni, prima di essere rivalutato in chiave Torino.

“Ha sempre giocato in fascia ma può darci una mano anche in altre posizioni”, ha detto Paulo Sousa sul suo conto nella conferenza stampa pre-Lecce. Si riferiva probabilmente al ruolo di trequartista che ha fatto bene nel secondo tempo del Via del Mare. Però chissà che in questi giorni il trainer portoghese non valuti anche ulteriori soluzioni di scorta: in attesa del rientro di Dia (e della risoluzione del suo caso), tenendo conto che Ikwuemesi e Stewart “hanno bisogno di tempo per conoscere e farsi conoscere” e che Botheim continua a dimostrare grandi difficoltà nel reggere da solo il peso dell’attacco, non è da escludere che l’allenatore studi la possibilità di schierare Jovane Cabral come falso nueve in alcune partite che potrebbero – per conformazione degli avversari – consentirlo con buoni risultati. Per ora solo un’ipotesi. Di certo il classe 1998 è stato fin qui il nuovo acquisto con l’impatto maggiore: qualità, velocità, capacità di saltare l’uomo ci sono tutte. Sousa non è rimasto contentissimo – lo ha detto in conferenza – della sua prova difensiva ma si può certamente lavorare.

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