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Il primo bilancio targato Iervolino è in perdita: numeri della salvezza tra ricavi e uscite

Il primo bilancio dell’era Iervolino, anche se con gestione riferibile a lui solo per la metà della stagione, si chiude con il segno meno. La chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2022 arriva con una (preventivabile) perdita di 16 milioni e 791mila euro. Un “rosso” di proporzioni significative ma decisamente messe in conto e non preoccupanti, a quanto filtra dalle relazioni e dal club. Lo riporta il quotidiano Il Mattino stamani in edicola.

I costi

Approfondendo la questione, i numeri della salvezza ottenuta con l’incredibile rincorsa dello scorso torneo sono molto interessanti. Il premio a squadra e staff ammonta a 3,33 milioni, ma la voce degli stipendi è prioritaria nelle uscite: per gli ingaggi di calciatori, dirigenti e allenatori la Salernitana ha speso 43,4 milioni (ben 24,7 in più rispetto al torneo di B 2020/21, aumento assolutamente normale e preventivabile data la categoria superiore) da dividere per i 45 tesserati transitati per il Mary Rosy, 21 tecnici (ci sono pur sempre stati tre allenatori con i rispettivi staff, più quello della Primavera) e 5 dirigenti. Per il personale di sede la spesa è stata di 1,39 milioni. Nella relazione dell’assemblea che ha approvato il bilancio il 15 dicembre scorso si evidenzia come “l’attività della società nel primo semestre sia stata condotta sotto un trust con i vincoli dell’autofinanziamento e del perseguimento dell’equilibrio economico di breve periodo, che inevitabilmente ne hanno condizionato la gestione, rendendo particolarmente difficoltoso l’allestimento di una squadra competitiva per la massima serie. La nuova proprietà si è dovuta muovere con tempi e margini strettissimi per raggiungere il prioritario e particolarmente difficile obiettivo della permanenza della società in Serie A“. Ancora nel capitolo spese sono stati spesi poi 1 milione e 335mila euro per gestione calciatori e prestiti onerosi, 6,4 milioni per oneri e servizi esterni (di cui 2,34 di spese amministrative e consulenze professionali-legali, 1,18 per intermediazioni condizionate e non, “per effetto soprattutto delle acquisizioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori effettuate nel mercato invernale”), 1,11 per trasferte di prima squadra e Primavera (viaggi, alloggi etc), 665mila euro per servizi biglietteria e compensi steward, 558mila euro di spese sanitarie e noleggio apparecchiature elettromedicali), 1,6 per materiale sportivo, 174mila euro di manutenzione campo da gioco, 104mila euro di spese assicurative, 141mila euro di oneri per utilizzo delle strutture sportive, 283mila euro per l’utilizzo di stadio e altri campi per il settore giovanile insieme ad altri noleggi, 92mila euro di multe inflitte dal giudice sportivo e ben 3 di contributo di solidarietà elargito alla Lega B, come da regolamento vigente in quanto neopromossa. Il totale dei costi ammonta a 57,6 milioni.

La ricapitalizzazione

Anche Iervolino, come avevano fatto anche l’anno scorso i trustee, ha fatto ricorso all’anticipo crediti (principalmente rivenienti dai diritti tv) per coprire il fabbisogno della stagione corrente, ricevendo chiaramente l’ok delle banche. Il patron, nella nuova stagione – quindi fuori lasso di tempo del bilancio chiuso – ha finora messo mano alla tasca per 8,5 mln: 5 li ha tirati fuori ad agosto per il mercato estivo e 3,5 a dicembre per coprire il disavanzo e consentire i movimenti di mercato invernale “a fronte della carenza finanziaria scaturente dagli indicatori di controllo al 30 settembre”. Tornando al bilancio al 30 giugno 2022, il valore dell’attività ammonta a 62,8 mln, con un patrimonio netto di 3,6 e posizione finanziaria netta attiva di 5 mln. Il valore attribuito alla rosa dei calciatori 2021/22 è di 26,8 mln, quello alle immobilizzazioni materiali (impianti per la sede, arredi, automezzi) di 703mila euro; diritti d’uso di immobili e attrezzature in locazione per 968mila euro (+280mila euro rispetto all’anno prima).

Le entrate

Il valore della produzione al 30 giugno 2022 si attesta a 46 milioni. La maggior parte del fatturato è costituita dai 28,3 milioni assegnati alla Salernitana dalla divisione dei proventi da diritti televisivi. Gli incassi da botteghini ammontano invece a 6,87 milioni (6,16 dalla vendita dei biglietti e 711mila euro dagli abbonamenti). Le sponsorizzazioni hanno fruttato poi 5 milioni e 168mila euro con un aumento di 1 milione e 901mila rispetto al precedente esercizio). Infine, 2,3 milioni di contributi dalla Lega di A, 579mila euro di ricavi dal merchandising. Altri proventi: 193mila euro netti da cessioni calciatori, 1,5 milioni di contributi federali, 886mila euro dall’Uefa e 724mila euro di diritti non audiovisivi.

Le figure

L’approvazione del progetto di bilancio era arrivata nel consiglio d’amministrazione del 30 novembre, mentre l’assemblea ha ufficialmente approvato il tutto il 15 dicembre in video-audio conferenza con Danilo Iervolino in qualità di presidente del CdA, con Generoso De Luca in rappresentanza della Idi Srl (società che di fatto è proprietaria del club), i consiglieri Maurizio Milan, Angelo Giovanni Ientile e Maurizio Miele, il consulente finanziario del presidente, Luciano Bifolco, Luigi Aiudi (chief financial officer della Salernitana) e il collegio sindacale (Fernando Morante presidente, con Daniela Gravino e Fausto D’Alessio, secondo i quali la chiusura negativa segno meno “non desta preoccupazioni in considerazione della nuova struttura societaria e dei versamenti in conto capitale”). Nominato un organismo di vigilanza collegiale presieduto da Vittorio Tomasone. Discontinuità col passato anche per quel che concerne la società di revisione: via Bdo, ecco Audirevi. Nell’evoluzione prevedibile della gestione per il 2022/23 la società è fiduciosa. “L’iniezione di risorse patrimoniali dovrebbe consentire di competere con maggiore efficacia per il raggiungimento dei propri obiettivi, come testimonia il primo scorcio di stagione. La capacità del socio unico di supportare la società dovrebbe mettere al riparo la stessa da eventuali problematiche economico-finanziarie”, si legge nella nota.

 

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