Connect with us

News

Il “mini-torneo” inizia male: due squadre arrabbiate all’orizzonte e quella “disabitudine a giocare per vincere”…

Gian Piero Ventura ha etichettato la Salernitana come una squadra “evidentemente poco abituata per giocare per obiettivi importanti”, invitandola a “sognare per avere ambizioni”. Lo aveva detto alla vigilia della partita contro l’Entella e il Comunale di Chiavari, probabilmente, ha confermato le impressioni del tecnico. Spenta contro il Pisa, ansiosa e inconcludente contro i biancocelesti. Il punto in due partite nel “mini torneo in cui tutto è diverso e di nuovo in discussione” non aiutano certo a cullare grosse ambizioni. Certo, i granata restano settimi, ma con una classifica molto corta, squadre importanti e strutturate alle spalle. E quelle che la precedono hanno dimostrato di aver approcciato con più convinzione alla coda di campionato, con tutti i limiti e gli alibi dell’anomala ripresa che si possono concedere… a ognuna delle venti squadre. Riavvolgendo il nastro, in tempi non sospetti il mister era stato chiaro: “Se non rientreremo nelle prime otto sarà un fallimento”. Ieri in videoconferenza stampa ha provato a tenere botta, ma potrebbe iniziare a serpeggiare la preoccupazione, se non ci sarà un’inversione di tendenza.

“Nel finale avremo cinque scontri diretti”, aveva sottolineato Ventura sempre prima del match contro i chiavaresi. Giusto, ma prima ci sono due turni casalinghi – manco a dirlo nel giro di pochi giorni – contro squadre ancora più temibili. Non per la classifica, ma per la rabbia che giocoforza dovranno mettere in campo per conquistare la salvezza: la Cremonese di Bisoli, peraltro costruita a inizio stagione per ben altri obiettivi, è reduce da due sconfitte allo Zini, di cui l’ultima bruciante perché arrivata per mano del Cosenza, diretta concorrente per la salvezza. Anche la Juve Stabia viene da due kappaò e l’ultimo, quello di ieri, ha fatto particolarmente rumore perché giunto in casa contro il fanalino di coda Livorno, già quasi spacciato. Per non parlare dell’Ascoli, a cui i granata faranno visita il 10 luglio, che di partite ne ha perse tre alla ripresa. I marchigiani, oggettivamente, sembrano in caduta libera e maggiormente in difficoltà.

Insomma, trovarsi di fronte squadre arrabbiate, con l’obbligo di salvarsi e che possono schierare anche giocatori importanti, non sarà il massimo per un gruppo che ha dimostrato di avere le pile scariche. C’è da scongiurare un contraccolpo psicologico importante, tenendo conto che il tempo per recuperare ogni tipo di energie è anche ridotto. E poi ci sono i concreti rischi di vedere decimato l’organico di Ventura, con Cerci, Heurtaux, Mantovani e i portieri Russo e Lazzari che da martedì potrebbero salutare (tranne l’ex Toro, nel post lockdown Ventura non ha preso in considerazione gli altri anche a causa dei persistenti problemi fisici) e i quattro diffidati (Dziczek, Jaroszynski, Maistro e Kiyine) che sono a rischio squalifica. Insomma, la Salernitana è chiamata a invertire la rotta e a totalizzare sei punti nelle prossime due partite casalinghe, se vorrà arrivare con qualche titolo all’esame degli scontri diretti finali.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News