Connect with us

News

Il doppio ex Palumbo: “In granata è andata male solo per colpa mia…”

“Certamente guarderò Salernitana-Sampdoria. Sarà uno scontro diretto combattuto. Mi aspettavo un altro campionato per la Samp che quindi avrà bisogno di punti. In campo sarà una guerra. La Salernitana sta faticando ma è assolutamente in gioco, perché il campionato è ancora lunghissimo. Ha fatto bene anche contro big come Atalanta e Napoli”. Il doppio ex di granata e blucerchiati Antonio Palumbo ha pronosticato una partita senza esclusione di colpi domenica alle 15 all’Arechi. Il centrocampista, attualmente in forza alla Ternana, fino a giugno scorso di proprietà della Sampdoria (poi riscattato dalla società rossoverde) che ha rappresentata molto nella sua carriera. Con i liguri ha firmato nell’agosto 2016, ma ha esordito in massima serie soltanto nell’ottobre 2020 contro la Fiorentina: “Devo molto alla Samp. Ho esordito in A con la maglia blucerchiata ed è stato bello, certamente non ho giocato con continuità, ma ho svolto due ritiri. Allenarmi con grandi giocatori mi ha aiutato a crescere”.

Proprio a Genova (stagione 2017/18) ha conosciuto Leonardo Capezzi e Federico Bonazzoli, con Cedric Gondo ha condiviso l’esperienza alla Ternana nell’annata 2015/16. Di Tacchio e Djuric sono invece gli unici superstiti dei sei mesi che Palumbo ha trascorso a Salerno nel 2018: “Con Capezzi avevo un bel rapporto a Genova, lo frequentavo spesso; in passato è stato in A, poi ha fatto qualche passo indietro, ma ora è tornato e certamente ha le qualità per giocarsi questa chance che si merita ampiamente per il calciatore e l’uomo che è. Bonazzoli è giovane ma ha quasi sempre giocato in massima serie, quindi ha un pizzico di esperienza in più. E’ un attaccante con grandi qualità. A Terni ho giocato con Gondo, è uno che non tira mai indietro la gamba e dopo tanta gavetta si è guadagnato questa opportunità – dice ai nostri microfoni Palumbo –. A Salerno ho conosciuto Di Tacchio e Djuric, due ragazzi d’oro che sanno come comportarsi, anche in relazione alla piazza. Giocare in Serie A con la maglia granata significa tanto per loro”. Prima il prestito a Trapani (2017/18), poi quello a Salerno nell’estate 2018. Palumbo svolse tutto il ritiro di Rivisondoli, per poi però trovare pochissimo spazio in campionato (5 presenze, di cui una da titolare) e dire addio a gennaio per accasarsi di nuovo alla Ternana. L’allenatore di quella Salernitana era proprio Stefano Colantuono, al quale però il centrocampista non dà colpe per il suo rendimento al di sotto delle aspettative: “Mister Colantuono è un martello nel lavoro quotidiano, pretende sempre il massimo e certamente farà il bene della Salernitana. Lui mi volle in squadra nell’estate 2018. Con la Salernitana potevo fare certamente di più, probabilmente ero troppo giovane e non ho capito le sue richieste. Non mi sono espresso al meglio ed è stata solo colpa mia. Ora sto dando di più, ma dovevo farlo anche prima. Da napoletano puro sangue dico che Salerno è bellissima, il calore del pubblico, il mare. Proprio i tifosi possono essere quell’arma in più, anche se nei momenti difficili, quando arriva qualche mugugno, non è facile reggere la pressione”.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News