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I sogni granata s’infrangono sul palo: Dybala-Morata, la Juve passa all’Arechi

TABELLINO SALERNITANA-JUVENTUS 0-2

SALERNITANA (4-4-2): Belec; Kechrida (5′ st Schiavone), Gyombér, Veseli, Gagliolo; Zortea, L. Coulibaly, Capezzi (5′ st Di Tacchio), Ranieri (36′ st Jaroszynski); Bonazzoli (36′ st Vergani), Simy (20′ st Djuric). A disp: Fiorillo, Guerrieri, Delli Carri, Bogdan, Kastanos. All: Colantuono.

JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Pellegrini (21′ st Alex Sandro); Bentancur, Locatelli; Kulusevski (49′ st Soulé), Dybala, Bernardeschi (25′ st Rabiot); Kean (21′ st Morata). A disp: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, De Winter, Arthur, Kaio Jorge. All: Allegri.

Arbitro: Fourneau di Roma (Baccini/Saccenti. IV: Marinelli). Var: Di Paolo (Cecconi).

NOTE. Marcatori: Dybala al 21′ pt, Morata al 25′ st.. Ammoniti: Gagliolo (S), Locatelli (J). Angoli: 4-4.. Recupero: 3′ pt, 3′ st.

Sconfitta e rimpianti. Ingenuità e sfortuna. Il rammarico per quel che poteva essere e non è stato. E ancora punti lasciati per strada. Tanti, troppi. Un film già visto. Un copione che si ripete per la quarta gara consecutiva all’Arechi. Passa anche la Juventus, ma con difficoltà maggiori di quelle che ai posteri racconterà il tabellino. Perché è vero che la Vecchia Signora ha dominato in lungo ed in largo il match, forte di un tasso tecnico di parecchio superiore alla Salernitana, ma è anche vero che il palo colpito da Ranieri grida ancora vendetta.

LA CRONACA. Al cospetto della squadra più blasonata d’Italia, Colantuono se la gioca con le poche armi a disposizioni. Tra defezioni (tante) e scelte obbligate, avanti con il 4-4-2 già visto a Cagliari ma con alcune novità. Ad iniziare dalla prima linea. Con Bonazzoli c’è Simy e non Djuric. In mezzo si rivede Capezzi con Lassana, Kechrida e Zortea i due esterni. Conferma in blocco per la retroguardia: Veseli e Ranieri sulle fasce, Gyomber-Gagliolo in mezzo. Allegri sceglie un 4-2-3-1 elastico e offensivo. Dybala in appoggio a Kean, Bernardeschi parte a sinistra con Kulusevski dal lato opposto. In difesa turno di riposo per Bonucci, c’è Chiellini accanto a De Ligt.

Scossa dalle polemiche per lo scandalo plusvalenze, ferita nell’orgoglio dal doppio ko consecutivo, la Juve si presenta all’Arechi con il piglio della grande. E impone subito ritmo e maggior caratura tecnica. Al 4′ tentativo di Dybala, Belec comodo a terra. Al 7′ pericoloso Kulusevski con un mancino a giro. Al 10′ ancora l’argentino al tiro, Belec attento in presa bassa.

Al 15′ prima chance per la Salernitana. Bonazzoli esce dai blocchi e lavora bene palla sulla trequarti, scarico per Kechrida che trova la testa di Simy, bravo a liberarsi dalla marcatura di Chiellini ma poco fortunato nella girata che termina di poco a lato. E’ fuoco di paglia perché la Juve è padrona del campo e riprende a macinare gioco. E trova il gol, al 21′, con una perla di Dybala dal limite dell’area dopo uno scambio stretto con Kulusevski. L’argentino pesca l’angolino alla sinistra di Belec, incolpevole nell’occasione. Al 28′ la Juve trova anche il raddoppio. Generosa punizione assegnata da Fourneau per un intervento di Kechrida su Cuadrado. Calcia il colombiano, Belec si supera e devia sul palo, la sfera ballonzola in area piccola finché Chiellini non la ribadisce in rete. Esulta il capitano bianconero, ma solo per qualche minuto. Il VAR richiama l’attenzione di Fourneau per il millimetrico offside di Kean che disturba Gagliolo e pertanto partecipa attivamente all’azione. Colantuono, curiosamente in panchina lato Curva Sud, cambia subito spartito e passa al 3-5-2 con Zortea a destra e Kechrida mezzala. Capezzi fa il regista, Ranieri si alza a sinistra. Mossa che non sortisce grossi effetti. La Juve continua a dominare il centrocampo con l’enorme qualità dei suoi palleggiatori, ma anche con maggiore determinazione e grinta nei contrasti. Come quello vinto da Bentancur su Gagliolo che porta l’uruguagio in percussione e al tiro, alto sulla traversa a Belec battuto. Dopo tre minuti di recupero si va al riposo con la Juve in vantaggio di una rete. E per la Salernitana va anche bene visto quanto visto in campo nei primi 45′.

Dopo l’intervallo parte meglio la Salernitana. Zortea guadagna un paio di corner mal sfruttati. Colantuono si gioca subito il doppio cambio: dentro Di Tacchio e Schiavone per Capezzi e Kechrida. I granata però faticano tremendamente ad uscire dal guscio, perdono una quantità enorme di contrasti e corpo a corpo. Ma sfiorano comunque il pari al 13′ con una colossale occasione. Cross di Veseli, in area lisciano praticamente tutti favorendo Ranieri che, con lo specchio aperto, timbra il palo interno a Szczesny praticamente battuto. Increduli i ventimila dell’Arechi. Salernitana ancora pericolosa al 24′ ma né Schiavone né Djuric – entrato al posto di Simy – riescono a ribadire in rete. Puntuale arriva la beffa. Minuto 25′, Gagliolo e Zortea non liberano l’area, Bernardeschi trova la zampata del neo-entrato Morata che beffa colpevolmente Belec sul suo palo. La Salernitana non ha più la forza nella testa e nelle gambe per rimettere in piedi la partita. La Juve sfiora il tris ancora con Dybala, che fallisce anche un penalty in pieno recupero assegnato per intervento scomposto di Gyomber su Morata. Finisce 2-0 per i bianconeri, Salernitana che resta ultima in attesa di un weekend di fuoco. Prima la sfida proibitiva a San Siro contro il Milan, poi la deadline per la cessione societaria. Una sorta di all-in in poco più di 24 ore.

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