Gamba e compattezza, la Salernitana ritorna squadra: Inzaghi puntella la panchina

Da qualche settimana la Salernitana era in crescita, battute d’arresto contro Fiorentina e Bologna a parte. I punti però latitavano, anzi continuano a latitare guardando la classifica. Il trend però è in risalita, soprattutto sul piano mentale, temperamentale ed anche fisico. La vittoria di Verona tiene in corsa la Salernitana e salva la panchina di Pippo Inzaghi. Il tecnico emiliano scaccia le ombre che aleggiavano, pronte a materializzarsi in caso di malaugurato passo falso al Bentegodi.

Così fortunatamente non è stato. La Salernitana ha offerto la miglior versione di sé stessa ed ha meritatamente vinto. Aggressiva, compatta, determinata. Finanche elegante sul piano del fraseggio, anche se poco cinica nell’ammazzare l’avversario nel momento di difficoltà. Una prova di carattere, ma anche di gamba e sacrificio. Una battaglia durata quasi 100′ in cui Inzaghi ha perso subito Pirola e non ha potuto utilizzare tutti i cambi a disposizione.

Una prova da squadra. Al netto dei mal di pancia e delle insistenti sirene di mercato, tutti gli effettivi schierati da Inzaghi hanno messo in campo tutto ciò che avevano, attingendo in taluni casi anche alle riserve fisiche.

Al 30 dicembre ed alla penultima d’andata arrivano la prima vittoria esterna stagionale e la prima gara senza subire gol. I numeri continuano ad essere largamente deficitari, ma la strada imboccata stavolta induce se non all’ottimismo quantomeno alla fiducia. Perché gettare un campionato alle ortiche senza averci neanche provato sarebbe mortificante. Anche per chi ha la valigia pronta. Non è un caso che a suonare la carica ci siano quei calciatori (leggasi Fazio e Candreva) che alle spalle hanno una signora carriera. E che non hanno alcuna intenzione di macchiarla con una retrocessione.

La Salernitana resta ultima, ma la classifica in coda è corta. La salvezza diretta è distante appena due punti, ma occorrerà risucchiare nel calderone qualche altra squadra aumentando il ritmo e alzando la media salvezza. Alle porte c’è un tour de force che vedrà gli uomini di Inzaghi affrontare per due volte in pochi giorni la Juventus prima del derby del Maradona contro il Napoli. Ma soprattutto c’è un mercato a cui attingere per rinforzare l’organico, allungare la panchina e dare diverso sfogo ai calciatori scontenti. C’è tanto, tantissimo da fare. Ma la Salernitana è viva. Ed è questa la notizia più importante.