Futuro granata in B: per la poltrona di direttore sportivo c’è l’idea Meluso

Mauro Meluso è una delle possibili idee della Salernitana per la ripartenza l’anno prossimo dalla Serie B. C’è anche il direttore sportivo attualmente al Napoli tra i papabili per il dopo Sabatini, lui che con l’attuale diggì ha un rapporto di lunga conoscenza (ha avuto modo di lavorare per due volte con il fratello Carlo, allenatore, sia a Padova, sia a Frosinone) e non disdegnerebbe l’approdo in una piazza come Salerno, che ha già conosciuto da calciatore ormai quasi quarant’anni fa (1985/86).

La visita

Il dirigente originario della Calabria non resterà in azzurro, dove De Laurentiis ha intenzione di ripartire dal salernitano Manna, che a sua volta dovrebbe lasciare la Juve. Meluso era all’Arechi venerdì sera per osservare Salernitana-Sassuolo (clicca qui per leggere l’articolo) assieme al capo scouting del Napoli, Micheli, ufficialmente per visionare alcuni calciatori in chiave partenopea ma è ovvio che – non restando in azzurro – il diesse si stia anche guardando intorno. E pare, secondo quanto già accennato dalla nostra redazione e approfondito dal quotidiano Il Mattino stamani in edicola, che abbia raccolto la stima della proprietà granata, che già nell’estate 2022 (proprio per sostituire Walter Sabatini dopo il litigio con Iervolino che portò al primo divorzio) finì nei radar dopo essere riuscito a salvare in A lo Spezia e – prima ancora – avendo portato il Lecce dalla C alla massima divisione, peraltro con Liverani in panchina, appena esonerato dai granata. Alla fine fu scelto Morgan De Sanctis.

Sabatini

Mentre Walter prosegue il suo recupero fisico e continua a lavorare per conto dei granata da diggì, seppure ancora da casa per le note problematiche di salute, Meluso può tornare d’attualità. Chiaramente Sabatini non potrà proseguire con compiti di vicinanza h24 alla squadra ma non si sente affatto un ex. Non disdegnerebbe l’idea di restare nell’orbita della Bersagliera con funzioni magari più consultive. Questo lo deciderà in ogni caso Iervolino, certamente non felicissimo del mercato condotto a gennaio ma pur sempre riconoscente al 69enne ex Inter e Roma, che a sua volta pare sia in ottimi rapporti con Meluso. Del resto, i due si sono interfacciati a gennaio per l’acquisizione di Mazzocchi, giocatore che era già nelle mire del ds ex Lecce quando era allo Spezia, prima che i granata lo soffiassero al Venezia, e potrebbe rappresentare una carta di esperienza e qualità da cui ripartire in cadetteria.

DeLa e l’opzione

Primi approcci in corso ma naturalmente l’attuale ds partenopeo non è l’unica opzione in fase di valutazione. Certamente entro fine mese la società dovrà avere le idee più chiare sul nome del dirigente che dovrà guidare il nuovo corso tecnico, anche per orientarsi sull’allenatore e quindi sul progetto sportivo da mettere in campo. Il 30 aprile scadrà l’opzione di rinnovo unilaterale che De Laurentiis ha fissato sul contratto del suo direttore sportivo. Dopo quella data in particolare, Meluso potrebbe essere libero di pre-accordarsi con altri club. Insomma, tempistica in linea con la necessità di programmare il torneo di B 2024/25 con congruo anticipo e con obiettivi ben precisi, oltre che un budget adeguato.

L’amicizia trentennale

Piccola curiosità. Meluso nella lontana stagione 1993/94 ha giocato insieme a Stefano Colantuono con la maglia della Fermana in Serie D e tra i due c’è una conoscenza approfondita. Un altro neo fin qui registrato nella gestione Iervolino è stata la scarsa interazione tra la direzione sportiva della prima squadra e quella del settore giovanile. Con Colantuono che ha un contratto fino al 2025 e verosimilmente tornerà a fare il responsabile dei baby a tempo pieno nella prossima stagione (a meno che non gli torni la voglia di accomodarsi in panchina dopo “la mano che Iervolino ha chiesto per le ultime 9 di campionato”), l’ingaggio di un direttore sportivo che possa partire avvantaggiato sotto questo profilo sarebbe mattoncino pesante e importante.