Connect with us

News

Furto a Djuric con spesa… in pescheria: presunto responsabile ai domiciliari

Sono stati individuati e fermati gli autori della frode perpetrata due mesi fa all’attaccante della Salernitana, Milan Djuric, a cui fu saccheggiato il portafogli dall’auto parcheggiata al Mary Rosy durante un allenamento (clicca qui per leggere l’articolo). In seguito, fu utilizzata la sua carta di credito per compiere ingenti acquisti in una pescheria della provincia. Dopo due mesi di indagini, stamattina è stata eseguita l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di C.M., 35enne di Eboli, accusato di furto aggravato, di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.

Decisive le indagini condotte dalla Questura di Salerno fin dall’11 settembre, giorno dell’episodio. Il vetro dell’auto di Djuric andò in frantumi durante una seduta di allenamento, ma il bosniaco se ne accorse soltanto al termine della seduta, allertato da un operatore della sua banca, allarmato per transazioni anomale per 3mila euro presso una pescheria. Da lì, appurato il furto del marsupio con soldi, documenti e carte di credito, sono partiti gli accertamenti. Grazie alla videosorveglianza, è stato possibile individuare un soggetto che quella mattina entrò nel parcheggio del Mary Rosy a bordo di una Fiat Panda, per poi uscire poco dopo. Successivamente la Squadra Mobile della Questura di Salerno ha acquisito anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno della pescheria dove erano state effettuate le transazioni insolite, notando il titolare della pescheria dedito a consegnare alcuni scontrini di pagamenti effettuati a un uomo con caratteristiche somatiche perfettamente compatibili al soggetto ripreso a bordo utilitaria all’ingresso del parcheggio del centro sportivo. Il titolare della pescheria, dapprima reticente (un presunto acquisto di un ingente quantitativo di pesce pregiato da parte di un uomo di Contursi, la prima versione fornita) ha ammesso le proprie responsabilità, indicando nel 35enne ebolitano, da lui già conosciuto, l’uomo giunto a bordo della Fiat Panda che gli aveva proposto di verificare la funzionalità di una carta di credito e di dividere il profitto dell’attività delittuosa. Il titolare della pescheria, dopo aver proceduto ad addebitare sulla carta di credito consegnatagli dal 35enne sei pagamenti di 500 euro l’uno, aveva poi consegnato all’uomo 1.250 euro in contanti, trattenendo per sé la restante somma di 1.750 euro come incasso delle transazioni on line effettuate.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News