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Fiorin scommette sulla Salernitana: “Sfavorita nel derby, ma ce la può fare. Consigliai alla Lazio L.Felipe”

Venerdì sarà di nuovo Salernitana-Benevento. Il derby accende le luci dell’Arechi, sfida che manca da due anni. Nel 2016 la situazione era più o meno la stessa. La Salernitana sognava i playoff senza avere però la squadra completa (attacco stellare, difesa non all’altezza), il Benevento invece era una corazzata e voleva vincere il campionato. Ci riuscirono le streghe seppur attraverso i playoff, ma quel derby fu della Salernitana. I granata vinsero 2-1, in panchina c’erano Giuseppe Sannino e il suo vice Fulvio Fiorin: “Ricordo quel derby, fu una partita bellissima – ha detto Fiorin a Radio Alfa – Il Benevento puntava a vincere il campionato ma noi facemmo un’ottima gara con un Arechi stracolmo. Giocammo con 3-4-1-2 e andò bene. Sto seguendo la Salernitana, rimango legato affettivamente alla città e a tutte le persone che ho conosciuto”.

Fiorin supporta ancora la Salernitana, ma non si espone quando gli si chiede di analizzare i problemi della formazione di Gregucci: “Giudicare da fuori è sempre difficile. Credo che la Salernitana sia partita bene, poi c’è stato un calo di prestazioni e serve attenzione per analizzare le cause perché non c’è mai solo un colpevole. La società ha optato per un cambio di allenatore. La Salernitana ha un organico competitivo, spesso e volentieri ci sono squadre sorprese in Serie B, quello che conta è lavorare bene con il gruppo”.

Molto più attrezzato e pronto per il campionato di B il Benevento, che può contare anche su un calciatore che Fiorin conosce molto bene come Massimo Coda: “Il Benevento è fatto per vincere il campionato, ci saranno tanti ex domenica come Coda, Improta e forse Tuia. Naturalmente Coda è il più pericoloso, sarà un derby in salita per la Salernitana però giocando contro pronostico tutti penseranno che il Benevento avrà vita facile ma queste sono sfide che possono sovvertire il pronostico. Me lo auguro soprattutto per il pubblico e la storia che ha la Salernitana, in società si impegnano tutti per il bene dei granata. Non è facile, ci sono tante variabili nel calcio che incidono sui risultati. A volte un anello spezza la catena e non fa raggiungere gli obiettivi prefissati”.

In quella Salernitana c’era anche Luiz Felipe, difensore italo brasiliano diventato titolare della Lazio: “C’eravamo accorti subito che aveva qualcosa in più, Sannino fu suo sponsor importante mentre io avendo un buon rapporto con i fratelli Inzaghi ne parlai bene con Simone consigliandolo di portarlo alla Lazio. Luiz Felipe già alla Salernitana dimostrò che aveva talento e qualità. Anche altri calciatori ci sembravano di prospettiva, però non hanno avuto la stessa sorte del brasiliano come Mantovani”.

Dopo ventidue giornate di campionato la classifica comincia a delinearsi, ma mai dare qualcosa per scontato in cadetteria: “Il Brescia è candidato a vincere, ma in Serie B si decide sempre tutto all’ultimo: ricordiamoci l’anno scorso che è successo. La classifica è sempre corta, ci possono essere tante sorprese ancora”. 

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