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Ex granata al “Franchi”: da Luca Ranieri al mai rimpianto Terracciano

Fiorentina-Salernitana è un romanzo da raccontare sul prato del “Franchi”, con Inzaghi che cerca continuità dopo il primo successo in campionato. Nelle pagine precedenti, però, si trovano tante storie incrociate dei protagonisti in campo e fuori, in particolare di quelli che reciteranno il ruolo di ex.

Su tutti Pietro Terracciano che difenderà la porta viola dopo aver riposato in Conference League. Il portiere di San Felice a Cancello ha lasciato Salerno nel 2017 con una tifoseria granata che ha accolto quasi con sollievo la sua partenza, assistendo poi incredula allo sviluppo della sua carriera, culminata con la titolarità alla Fiorentina ormai consolidata da anni. Arrivato nel 2015 subito dopo la promozione in Serie B, Terracciano doveva contendersi un posto con il baby lazio Thomas Strakosha. Il portiere albanese esordì malissimo, con un errore nel derby interno contro l’Avellino. Allora Terracciano ebbe la sua occasione e la sfruttò meglio, con 31 presenze in campionato, anche se la critica bocciò l’operato della società, parlando di “due numeri 12” per far intendere che nemmeno il portiere campano fosse all’altezza della Serie B. Categoria che comunque venne difesa attraverso lo spareggio playout col Lanciano.

Nella stagione 2016-17 Terracciano venne confermato e senza le pressioni di una concorrenza conclamata, ma complice un girone di andata non impeccabile, si ritrovò a perdere il posto per l’arrivo a gennaio di Alfred Gomis di cui infatti la tifoseria conserva un ricordo più lusinghiero.

A Firenze l’incontro con un certo Franck Ribery che vivendo Terracciano anche durante gli allenamenti settimanali, lo ha definito pubblicamente come uno dei portieri più forti con cui abbia mai giocato, elogiandolo anche via social dopo prestazioni di livello (come quella col Twente in Conference League).

Terracciano è solo uno dei numerosi esempi di calciatori che si sono imposti altrove dopo non aver reso secondo le aspettative a Salerno.

Luca Ranieri

Forse maggiori rimpianti accompagnano Luca Ranieri, altro elemento che Italiano potrebbe schierare domani al “Franchi”. Nel suo caso il ricordo si lega alla salvezza del 7% targata Nicola, con Luca Ranieri che fu titolare sia con Castori che con Colantuono, ma saltò il rush finale per infortunio.

Il suo arrivo in prestito dalla viola era già stato pattuito per il torneo precedente in Serie B. Ma dopo un solo giorno a Salerno tutto saltò per un presunto “caso” di insulti via social (poi smentito) che lo spinsero ad accettare un’altra destinazione (Ferrara).

Se parliamo di ex, che ormai hanno lasciato l’attività agonistica, impossibile non ricordare Franck Ribery che proprio la Fiorentina ha portato in Italia dopo la fine dell’epopea Bayern. Una stagione e mezza in granata per il talento francese che proprio all’Arechi ha chiuso la carriera da calciatore ed iniziato quella da dirigente.

A proposito di dirigenti, il figlio del Direttore Generale viola Joe Barone, Giuseppe Barone è transitato per Salerno senza fare il suo esordio.

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