Non solo il ricorso al Tar di Pro Vercelli e Ternana (clicca qui), la coda estiva continua con le situazioni di Virtus Entella e Foggia ancora da chiarire. I primi vivono un momento molto particolare in cui non si è capito bene quale campionato possano disputare; i secondi, invece, hanno effettuato ricorso per cancellare la penalizzazione (inizialmente un -15, ora è -8) inflittagli all’inizio della stagione corrente.
IL LIMBO DELL’ENTELLA – I Diavoli Neri sono praticamente in una terra di nessuno, con un piede in B e l’altro in C, categoria in cui hanno anche esordito vincendo per 3-1 a Gozzano. La scorsa settimana il Collegio di garanzia dello sport del Coni ha accolto il ricorso dell’Entella chiedendo alla giustizia della Figc di rimodulare la condanna del Cesena per il caso delle plusvalenze-fittizie scambiate con il Chievo (Il club veneto, militante in Serie A, è stato penalizzato con 3 punti). Il -15 punti di penalizzazione da infliggere al Cesena non possono dati nella stagione 2018/2019, ma nella stagione precedente in quanto il club romagnolo è fallito. La penalizzazione, quindi, va applicata sul campionato scorso con la conseguenza che il Cesena sarebbe retrocesso e l’Entella riammessa in B. La Lega Serie B guidata da Mauro Balata, con una decisione unanime del suo consiglio direttivo, ha impugnato il pronunciamento del Collegio di garanzia dello sport che ha chiesto alla giustizia calcistica di rimodulare la condanna del Cesena per le plusvalenze, spostandola sul campionato scorso e riaprendo la partita per la riammissione dell’Entella in B. Secondo il ricorso, non si può ora condannare una società che non esiste più, ossia il Cesena.
Una vicenda che ha scatenato un duro botta e risposta. Secondo l’Entella “molti presidenti hanno manifestato apertamente il loro assenso al format a 20 squadre e hanno inviato una lettera a Balata. E il ricorso al Tar di un organo sportivo contro una sentenza del Coni è un caso unico. Perché si vuole mantenere un torneo zoppo?”. Balata, ha risposto alla vicenda, tramite alcune dichiarazioni rilasciate all’Ansa: “Sull’Entella nessun atteggiamento di chiusura, lo abbiamo affermato in consiglio. Abbiamo solo chiesto di capire se quella decisione del Collegio di Garanzia è applicabile e come. Noi abbiamo un campionato già iniziato e alla 5/a giornata – ha spiegato il numero uno – è ovvio che dobbiamo fare attenzione nel tutelare il valore del nostro campionato. Molti presidenti di B disponibili a giocare a 20? Mi risulta che fossero molto pochi”.
Nel frattempo, il sodalizio caro a patron Gozzi avrebbe già individuato un rinforzo per la B. Si tratta dell’ex granata, ed attualmente calciatore in forza alla Lazio, Alessandro Rossi. Il centravanti classe 1997 è chiuso in squadra da calciatori del calibro di Immobile e Caicedo ed ultimamente non è stato preso in considerazione da Simone Inzaghi, uno dei suoi più grandi estimatori. Ovviamente questa soluzione si potrebbe verificare solo in caso di riammissione in B. Viceversa, la giovane punta viterbese troverà un’altra sistemazione a gennaio appena verrà riaperta la sessione di calciomercato.
CAPITOLO FOGGIA – Continua la battaglia legale del Foggia per ridurre o cancellare la penalizzazione inflitta al club rossonero negli scorsi mesi. Nelle scorse ore è stato depositato presso il Collegio di Garanzia del Coni il ricorso alla sentenza della Corte d’Appello federale sul -8 in classifica e sulle squalifiche ai patron Franco e Fedele Sannella. Entro fine ottobre, dunque, è attesa la sentenza.
Questo, nel dettaglio, il comunicato presente sul sito del Coni:
Il Collegio di Garanzia dello Sport, dopo i ricorsi di Fedele Sannella e Francesco Domenico Sannella, ha annunciato di aver ricevuto anche il ricorso presentato dalla società Club Foggia Calcio S.r.l. nei confronti della Procura Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della società Virtus Entella S.r.l. avverso la decisione della Corte Federale d’Appello, Sezioni Unite, della FIGC, pubblicata con C.U. n. 022/CFA del 22 agosto 2018, che ha riformato la decisione resa in primo grado dal Tribunale Federale Nazionale – Sez. Disciplinare -, di cui al C.U. n. 1/TFN del 2 luglio 2018, e, per l’effetto, ha irrogato, in capo alla suddetta società, la sanzione della penalizzazione di 8 punti in classifica da scontare nella s.s. 2018/2019, in luogo dei 15 punti irrogati dal Giudice di primo grado endofederale, per la violazione dell’art. 4, comma 1, CGS – a titolo di responsabilità diretta, per le condotte contestate al dott. Adolfo Lucio Fares (in qualità Presidente e legale rappresentante della ricorrente) – e dell’art. 4, comma 2, CGS – a titolo di responsabilità oggettiva, per le condotte contestate, tra gli altri, ai sigg. Ruggiero Massimo Curci, Fedele e Francesco Domenico Sannella.
La ricorrente Foggia Calcio chiede al Collegio di Garanzia, previa fissazione dell’udienza per la trattazione congiunta con i ricorsi autonomi presentati dai signori Sannella:
in via principale, accertato e dichiarato il vizio di omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione della decisione impugnata, come dedotto nei punti 1) e 2) del ricorso, di annullare la decisione medesima nei capi rilevanti ai fini della determinazione della sanzione comminata a suo carico e, per l’effetto, di dichiarare il relativo proscioglimento senza rinvio;
– in via subordinata: accertato e dichiarato il vizio di omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione della decisione impugnata, di annullare la decisione medesima nei capi rilevanti ai fini della determinazione della sanzione comminata a suo carico e, per l’effetto, di inviare gli atti alla Corte Federale d’Appello, affinchè, in diversa composizione, rinnovi il giudizio, imponendo in ogni caso al medesimo Giudice di secondo grado endofederale di eliminare i vizi della motivazione contestati e, per l’effetto, di proclamare il proscioglimento;
– in via gradata: di annullare la decisione impugnata nei capi rilevanti ai fini della determinazione della sanzione comminata a suo carico e di rideterminare la stessa, decidendo senza rinvio, riducendola nella misura minima di giustizia e comunque almeno di due punti di penalizzazione in classifica, per i motivi dedotti in narrativa;
– in via ulteriormente gradata: accertato e dichiarato il vizio di omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione della decisione impugnata, di procedere all’annullamento della medesima nei capi rilevanti a fini della determinazione della sanzione comminata a suo carico e, per l’effetto, di rinviare gli atti alla CFA FIGC affinché, in diversa composizione, rinnovi il giudizio, imponendo in ogni caso al medesimo Giudice di seconde cure di conformarsi al principio secondo il quale la sanzione comminabile non potrà comunque eccedere i sei punti di penalizzazione in classifica, in virtù di quanto al punto 3) in narrativa.
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