E Boulaye corre verso il recupero: spunta anche il pallone

Tanta palestra per rinforzare la muscolatura, poi la trasformazione sul campo. Boulaye Dia “corre” verso il rientro a pieno regime dopo l’intervento di pulizia al menisco di fine maggio. L’attaccante senegalese prova a non lasciarsi influenzare dalle sirene di mercato e dispensa sorrisi ai tifosi che a fine allenamento gli chiedono selfie ed autografi.

In ritiro lo sta seguendo passo passo Lluis Sala, il preparatore atletico granata, nella fase di recupero più importante. Clinicamente guarito ovviamente, Boulaye “deve evitare di correre il rischio di incappare in infiammazioni o contrattempi muscolari che possono arrivare in questi momenti”, ha ammonito Sousa. L’ex Villarreal continua ad allenarsi a parte ma oggi per la prima volta a Rivisondoli ha toccato anche il pallone.

Dapprima ha fatto un lavoro di forza in palestra, poi nella parte finale della seduta dei compagni è entrato in campo svolgendo un percorso con Sala attorno al terreno di gioco, con variazioni di velocità sui 250 metri (due lati lunghi e uno corto) ed esercitazioni di slalom e guida della palla sull’altro lato corto. Sousa non perde occasione di parlare con Dia, incitandolo e incoraggiandolo. L’allenatore portoghese incrocia le dita e spera di convincerlo. Un indizio potrebbe essere il pantaloncino e la maglietta d’allenamento con il numero 10 assegnati a Dia. Ogni calciatore ne ha uno sempre identico in questa fase di ritiro. I numeri di maglia non sono stati ancora ufficialmente assegnati ma non è da escludere che la maglia numero 10, lasciata libera da Vilhena, possa essere assegnata proprio a Boulaye per responsabilizzarlo e invogliarlo ancora di più a essere a disposizione anche l’anno prossimo: mancano otto giorni alla scadenza della clausola rescissoria che consentirebbe ad altri club di prelevarlo versando 25 o più milioni.