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Di Tacchio salva la Salernitana, ma contro l’Ascoli è solo 1-1: granata senza idee

TABELLINO SALERNITANA-ASCOLI 1-1

SALERNITANA (4-3-1-2): Micai; Pucino, Mantovani, Schiavi, Gigliotti; Akpa Akpro, Di Tacchio, Mazzarani; Di Gennaro (1’ st Castiglia); Vuletich (13’ st Bocalon), Djuric (28’ st Jallow). A disposizione: Vannucchi, Vitale, Odjer, Casasola, Bellomo, Palumbo, Migliorini, A. Anderson, Perticone. All. Stefano Colantuono

ASCOLI (4-3-1-2): Perrucchini; Laverone, Brosco, Valentini, D’Elia; Casarini (22’ st Addae), Troiano (37’ st Baldini), Cavion; Ninkovic; Ardemagni (41’ st Rosseti), Beretta. A disp: Lanni, Bacci, De Santis, Ganz, Zebli, Padella, Quaranta, Kupisz, Frattesi. All. Vincenzo Vivarini

Arbitro:  Lorenzo Illuzzi di Molfetta (Borzoni/Capone). IV uomo: Luigi Carella

NOTE. Marcatori: 8’ pt Ninkovic (A), 16’ st Di Tacchio (S); Ammoniti: Djuric, Akpa Akpro (S), Casarini, Laverone, Brosco (A); Angoli: 4-3; Recupero: 3’ pt – 5′ st; Spettatori: 8164 di cui 101 da Ascoli. Epulso il preparatore dei portieri Coccia (S) al 38’ st per proteste.

Brutto, deludente, pericoloso 1-1. La Salernitana non si rialza dopo il pesante ko di Benevento e contro l’Ascoli all’Arechi raccoglie solo un punto. Segna Di Tacchio nel secondo tempo dopo che Ninkovic a inizio gara aveva pennellato su punizione il vantaggio bianconero. Brutta Salernitana, granata senza idee e con poca cattiveria negli ultimi metri: emblema gli errori di Vuletich e soprattutto di Djuric che la porta proprio non la vede. Micai prende ancora gol su punizione dopo Lecce, la terza calciata contro la Salernitana era finita sulla traversa nella sfida con il Padova: chiaro che c’è da rivedere qualcosa. Di Gennaro completamente inesistente, Jallow entra ma non dà la scossa. Dopo il pareggio la Salernitana tira inspiegabilmente i remi in barca. Siamo solo alla quinta giornata ed è presto per tirare le prime somme, però c’è ancora tanto da lavorare e il tempo non è certo un alleato di Colantuono.

LA CRONACA. Rivoluzione era annunciata, rivoluzione è stata rispettata. Il trainer del cavalluccio cambia modulo e interpreti, in campo vanno il 4-3-1-2 e cinque uomini nuovi rispetto alla gara di Benevento. Esordio dal 1’ per Mazzarani, giocano anche Di Gennaro, Vuletich, Mantovani e Pucino come terzino destro. Akpa imprescindibile a centrocampo, Gigliotti agisce a sinistra. Modulo speculare per l’Ascoli di Vivarini, l’ex Laverone è titolare così come Ardemagni in attacco. Dietro le punte la fantasia di Ninkovic, tanta qualità per l’ex Empoli.

La prima parte di gara è scioccante per i granata, che non avevano neanche approcciato male. Di Gennaro prova a entrare in partita toccando tanti palloni e andando anche al tiro (sballato) dopo 4 minuti. Il mancino granata però esce presto dalla partita e Colantuono lo cambia all’intervallo. Prestazione negativa, Di Gennaro è avulso dal gioco e non dà il cambio di passo che ci si aspetta da un calciatore dalla sua caratura e della sua esperienza. All’8’ l’Ascoli va in vantaggio e manda l’Arechi nella paura. Di Tacchio atterra Beretta dal limite, Ninkovic mette la palla all’incrocio e i bianconeri tornano a segnare su punizione dopo oltre 3 anni, l’ultimo era stato Grassi nel 2015. Fa freddo a Via Allende e la magia di Ninkovic non aiuta certo a riscaldarsi. I granata arretrano pericolosamente il baricentro, l’Ascoli comincia a palleggiare e sfiora anche il 2-0: sulla verticalizzazione di Ninkovic, Micai ci mette il piede sulla punta di Beretta scappato alle spalle di un pigro Mantovani. Mazzarani a centrocampo sbaglia tanti passaggi, anche Akpa Akpro è meno dinamico del solito. Con un Di Gennaro spento, la Salernitana fatica e tanto. Una sola la trama adottata per tutto il primo tempo: lanci lunghi dalle retrovie o dalla rimessa laterale per la sponda di una delle due punte. Brutto da vedere ma paradossalmente pericoloso per la difesa di Vivarini. La Salernitana segna al 25’ ma Vuletich viene fermato in fuorigioco (molto dubbio, neanche il fermo immagine chiarisce la posizione dell’argentino), poi lo stesso centravanti argentino spreca da pochi passi sulla sponda di Djuric. Un po’ meglio il bosniaco in lotta, però un attaccante dovrebbe segnare e l’occasione che ha al 31’ viene cestinata: angolo di Di Gennaro, tuffo di testa alta. Meglio sorvolare sul tiro da pochi passi della ripresa, quando al 13’ dal limite dell’area piccola con il destro non riesce neanche a inquadrare lo specchio. Nella seconda parte del primo tempo la Salernitana gioca meglio, ma non abbastanza per poter preoccupare l’ottimo assetto tattico messo in campo da Vivarini. Solo qualche conclusione da fuori area, con Mazzarani e Di Tacchio che fa le prove generali. L’arbitro con qualche fischio discutibile non rende più tranquillo l’ambiente e sul finire del primo tempo scatta la rissa, con Micai protagonista e Schiavi braccio destro.

La ripresa si apre con un mancino di Di Tacchio ben respinto da Perrucchini, prima dell’ingresso di Bocalon e dell’erroraccio di Djuric. La spinta dei granata aumenta e al 16’ arriva l’1-1. Mazzarani batte bene una punizione, Di Tacchio si inserisce bene e di testa pareggia sotto la Sud. Se l’uomo più pericoloso in proiezione difensiva dei granata è il mediano ex Avellino c’è da porsi qualche domanda. Dopo il gol la Salernitana sembra accontentarsi, inspiegabilmente. L’Ascoli prende coraggio, Colantuono si arrabbia e mette Jallow. Messaggio inviato ma non ricevuto. La Salernitana continua ad avere paura con la palla tra i piedi, l’Ascoli invece gestisce con calma e si propone (anche se senza creare pericoli) negli ultimi 30 metri granata. Prima dei tre fischi, brutto infortunio ad Ardemagni che si rompe il braccio dopo uno scontro con Di Tacchio. La Salernitana fa solo 1-1 con l’Ascoli e non reagisce al ko del derby, dopo cinque giornate solo una volta sono arrivati i tre punti. Troppo poco per poter mandare il proprio curriculum ai serratissimi colloqui dei playoff.

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