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Calciomercato

De Sanctis al capolinea: domani incontra Iervolino per discutere la separazione

L’incompatibilità tra Morgan De Sanctis e Walter Sabatini è il segreto di Pulcinella. Ufficializzato come dg, il dirigente umbro avrà ovviamente un ruolo di primo piano sul mercato, con l’obiettivo di costruire, tra entrate ed uscite, un altro instant team, come quello del gennaio 2022 che conquistò una insperata salvezza. In questo modo il ruolo di De Sanctis, succeduto proprio a Sabatini nel giugno 2022, viene decisamente depotenziato. Domani il dirigente, insieme ai fidati collaboratori dell’area tecnica, Lo Schiavo e Migliaccio, incontrerà a Roma il patron Iervolino per discutere su come separarsi. Due le modalità sul tavolo: esonero o dimissioni. D’altronde l’operato di De Sanctis era stato messo in discussione da settimane. “De Sanctis è un mio dipendente come tutti. A giugno gli ho dato una pacca sulla spalla e gli ho detto bravo, è evidente ora che non sono contento, lo sa. Chi vivrà, vedrà. Se dovessimo andare male sono tutti sub iudice, il calcio è così”, il pensiero di Iervolino nella conferenza fiume di giovedì scorso. E lo stesso De Sanctis ultimamente aveva preferito allontanarsi dai riflettori.

La stoccata

Dicevamo dell’impossibile convivenza tra De Sanctis e Sabatini. Proprio il dirigente abruzzese aveva sottolineato, nel giugno 2023 a salvezza acquisita, come l’ombra di Sabatini fosse condizionante: “Durante la mia carriera da giocatore e nella mia vita non ho mai sofferto di sudditanza psicologica, tuttavia sono stato consapevole dei miei mezzi e dei miei limiti ed ero profondamente convinto di essere la persona più adatta a sostituire Walter. L’eredità era pesante, ho avuto il privilegio di essere un giocatore di Sabatini alla Roma, capisco quanto lui fosse entrato nella testa e nel cuore dell’ambiente. Forse devo ambire anch’io a raccontarmi in maniera energica, filosofica, un po’ istrionica. Non so quanto tempo lavorerò qui: magari resto trent’anni o vado via prima. Di certo quando lascerò la Salernitana non sarò così presente e influente all’interno dell’ambiente Salernitana. Penso che sia doveroso come forma di rispetto verso chi arriverà al mio posto condizionare il meno possibile le opinioni di chi poi effettivamente arriva”.

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