“Dalle cadute si può costruire un futuro importante”. Per Iervolino ora priorità ds

A Frosinone è stata messa definitivamente una pietra sopra alla Serie A pure dal punto di vista dell’aritmetica. Non si dovrà però attendere la fine del campionato per iniziare a programmare il prossimo torneo cadetto. “La società sta ragionando sul futuro. C’è tempo per ricostruire in un ambiente sano che può riaccendersi. La Salernitana tornerà a far parlare di sé, la piazza lo merita. Da queste annate nate male si può ricreare un futuro positivo, perché la società ha le capacità e la voglia di ripartire”: Stefano Colantuono ha fatto ieri intendere nel post partita che la società granata non si sta di certo girando i pollici.

Prime valutazioni

La priorità sarà certamente il nuovo direttore sportivo. Il 30 giugno scadrà il contratto di Walter Sabatini, con conseguente addio. L’idea è quella di avere un uomo di campo che viva a Salerno e che respiri giornalmente l’atmosfera del centro sportivo, cose Sabatini non ha potuto fare per ovvie problematiche fisiche. Con l’attuale diggì il patron si sta comunque confrontando per consigli, nastri da riavvolgere, opportunità da cogliere. Le basi per la ripartenza sono state già messe, Iervolino e Milan si sono già incontrati in questa settimana per immaginare strategie tecniche ed economiche. La Salernitana non sarà venduta, anzi vorrà vendere bene i suoi calciatori più appetibili per costruire una squadra competitiva in B. Per farlo l’idea è quella di affidarsi ad un uomo mercato di esperienza che conosca la categoria (e quindi i calciatori) e che possa scegliere un allenatore adatto. Un giovane in rampa di lancio, magari abbinato ad un esperto diggì potrebbe essere combo interessante. Questo lo deciderà il prossimo ds insieme a Iervolino. Ma Iervolino dovrà appunto capire prima a chi incaricare di costruire la nuova Salernitana.

Il casting

Risalgono a un mesetto fa i contatti con l’ex ds del Benevento, Pasquale Foggia, pista però mai concretizzatasi. Non passò inosservata la presenza all’Arechi dell’attuale ds del Napoli, Mauro Meluso, in occasione di Salernitana-Sassuolo. Il dirigente calabrese non resterà in azzurro, dove De Laurentiis ha intenzione di ripartire dal salernitano Manna, che a sua volta dovrebbe lasciare la Juve. Il 30 aprile scadrà l’opzione di rinnovo unilaterale che De Laurentiis ha fissato sul contratto del suo direttore sportivo. Dopo quella data in particolare, Meluso potrebbe essere libero di pre-accordarsi con altri club. Se la scelta dovesse ricadere su di lui, si tratterebbe di un innesto di grande conoscenza del campionato cadetto. Il nuovo plenipotenziario sul mercato dovrà muoversi su un terreno non semplice, cercando di vendere bene i pezzi pregiati (Pirola, Bradaric, Kastanos, Maggiore, Coulibaly, Tchaouna e Dia), ma anche valutare chi potrà restare. Idem nell’analisi di coloro che rientreranno dai prestiti, gestendo bene il paracadute retrocessione.

La sorpresa

Non è da escludere anche una virata su un profilo dirigenziale giovane, più fresco. Ieri allo Stirpe in tribuna c’era Francesco Montervino, ex centrocampista (in granata dal 2009 al 2014, con tanto di diversi anni da capitano) e voglioso di rimettersi in gioco da dirigente. È stato ds del Taranto dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022, del Casarano dal 2022 al 2024 e dg del Nola nell’annata 2019/20. Al momento non risultano contatti tra l’ex Napoli e la società ma non è da escludere che anche il suo nome rientri nei casting che si sono aperti da qualche giorno, per inserire anche più di una figura nuova nel management. A metà  maggio Iervolino potrebbe ripresentarsi ai microfoni della stampa per tranquillizzare la piazza ed esporre le linee guida future. “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, cantava Fabrizio De André.