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Colantuono predica calma: “Ma quali pressioni? Salernitana da playoff! L’anno scorso…”

Poco più di un anno fa lasciava la panchina della Salernitana dopo dodici mesi di alti e bassi in cui aveva dato speranze ai tifosi granata in virtù della sua esperienza. Oggi Stefano Colantuono è ancora in attesa di intraprendere una nuova avventura ma nel frattempo segue con attenzione le vicende della Salernitana di Ventura: “Il campionato è in piena evoluzione, guardare la classifica oggi è riduttivo. Il campionato di Serie B entrerà nel vivo tra febbraio e marzo, l’importante è arrivare in quel momento con una classifica positiva per poi accelerare e salire sul treno play-off” ha dichiarato il trainer di Anzio ai microfoni di Liratv ieri sera.

Sul valore della squadra allestita in estate: “Non devo certamente dirlo io, lo dice la classifica. La Salernitana è a due punti dalla zona play-off, a mio avviso può giocarsela tranquillamente. Chiaramente nel girone di ritorno non possono esserci troppi passi falsi”. A dodici mesi di distanza la situazione a Salerno non sembra essere cambiata: “Non posso parlare degli altri casi, posso parlare del mio. Partimmo bene, alla sosta di novembre eravamo terzi, ad un paio di punti dal primo posto. Dopo la sosta andammo incontro al primo calo, nel corso della stagione non puoi andare sempre a mille. A Cittadella facemmo degli errori madornali e perdemmo una partita strana, Bocalon davanti alla porta sprecò una buona occasione. Quella in casa col Brescia è stata una partita approcciata male. Parte del pubblico non ci diede una grossa mano. La Curva ci sosteneva, dagli altri settori arrivò qualche mugugno. Quell’atteggiamento non mi è piaciuto, forse lì si ruppe qualcosa. Poi perdemmo a Carpi e io già avevo dei problemi seri in famiglia e mi sembrava giusto defilarmi e dedicarmi a mia sorella che non stava bene”.

Lotito, qualche mese dopo le dimissioni di Colantuono, parlò di un addio dettato dalle pressioni dell’ambiente: “Quali pressioni? Ho avuto presidenti come Gaucci e Zamparini. Anche quando eravamo in alta classifica non si respirava un clima sereno ma il campionato di Serie B non ti permette mai di rilassarti, stavamo facendo quello che ci era stato chiesto di fare, ovvero alzare l’asticella rispetto alla precedente stagione. Mi è dispiaciuto per la partita col Brescia ma non è un discorso di pressioni. Salerno è una bella piazza, si lavora bene, c’è tanto attaccamento e si può fare tranquillamente calcio. I miei problemi erano di natura familiare. A Salerno ho lasciato tanti amici e tornerò da turista”.

Sulla volontà di Lotito di vincere: “Che interessi dovrebbe avere Lotito nel non vincere? È una cosa che escluderei, anzi. Quando non si vinceva c’erano dei malumori. Non capisco che interessa possa avere una proprietà nel non fare il salto di categoria, il discorso multiproprietà credo che possa essere superato. L’obiettivo della Salernitana lo scorso anno era quello di fare un campionato diverso da  quello dell’anno precedente cercando di lottare per i play-off e credo che fino a dicembre siamo stati in linea con gli obiettivi. Ovviamente quando prendi un giocatore non puoi sapere se renderà come tutti si aspettano ma ripeto, tranne le ultime tre partite siamo stati sempre ben posizionati in classifica. Vincemmo col Verona, pareggiamo col Palermo. Certamente quella non era una squadra da promozione diretta ma ripeto, non mi fu chiesto di vincere il campionato. Quando sento parlare di campionato disastroso mi dispiace perché ripeto, fino a dicembre non mi pare che si potesse parlare di stagione disastrosa”.

Infine un passaggio sul momento della squadra di Ventura: “La Salernitana deve cercare di riportare la gente allo stadio perché i tifosi fanno la differenza. Hanno avuto un momento di crisi ma si sono ripresi e sono attesi da una partita importante. Credo ci siano tutte le possibilità per fare un campionato di buon livello. Se la Salernitana arriva ai playoff può essere la favorita con l’aiuto del pubblico”.

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