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Cilindro pronto: André vede il Venezia e si esalta. Kiyine, riecco continuità… un anno dopo!

L’anno scorso fu lui ad aprire le marcature contro il Venezia su calcio di rigore e chissà che il ritrovato briciolo di continuità, insieme ai risultati soddisfacenti della squadra, non possa contribuire a fargli ritrovare la via del gol sabato. Sofian Kiyine ha giocato due partite di fila dal primo minuto contro Frosinone ed Entella: non accadeva da tempo.

Il calcio di rigore trasformato da Sofian Kiyine in Salernitana-Venezia dello scorso campionato (foto TanoPress)

Nelle precedenti sette apparizioni, Castori gli aveva concesso solo due volte l’ingresso da titolare, peraltro sostituendolo all’intervallo o subito dopo l’inizio del secondo tempo. “Quando i calciatori arrivano a gennaio non sempre sono pronti, bisogna attendere che entrino in condizione”, aveva dichiarato il mister in tempi non sospetti. Discorso valso anche per il marocchino, tornato in Campania dopo quattro mesi abbondanti di allenamenti in solitaria a Formello. Con i famosi “campi asciutti” sta ritrovando lo smalto di un tempo. A Chiavari la sua prestazione è migliorata nettamente rispetto a precedenti apparizioni sotto tono e l’allenatore potrebbe decidere di riconfermarlo dall’inizio contro i lagunari nel big match da mezzala mancina con licenza di inserirsi e creare azioni pericolose. Risale esattamente ad un anno fa l’ultimo ciclo di tre o più partite disputate consecutivamente da titolare dall’estroso ex calciatore del Chievo. Di mezzo c’era proprio il Venezia: 29 febbraio 2020 Frosinone-Salernitana 0-0, poi il 3 marzo il 2-0 ai veneti, infine il ko di Perugia 1-0 del 7 marzo, prima dello stop ai campionati e del lockdown. Da allora, non è mai andato oltre le due di fila dall’inizio, anche alla ripresa estiva della stagione. Kiyine sta colmando il gap e nelle ultime cinque partite mira ad essere decisivo: il gol gli manca dal 13 luglio (4-1 all’Arechi ai danni del Cittadella) e da una veneta all’altra, magari…

Visto che Gondo continua a lavorare a parte e dunque al massimo potrebbe essere recuperato in extremis per la panchina, ad André Anderson toccherà ancora una volta essere alternativa (o perché no, prima scelta) per l’attacco. Castori nelle partite che contano, ora anche di più, ha bisogno dei lampi dei suoi elementi di maggior talento. L’italo-brasiliano quando vede la maglia arancioneroverde di fronte si esalta: esordì in granata e, in generale, nel nostro Paese proprio a Venezia, gettato nella mischia da Stefano Colantuono nel 2018. Quest’anno, nella gara d’andata, ha deciso l’exploit campano al Penzo con l’unica doppietta della sua giovane carriera (in alto la foto della sua esultanza, foto TanoPress). Sempre a Venezia, in occasione della finale di ritorno dei playout 2019, era inizialmente designato per la panchina, ma un infortunio capitato a Jallow durante il riscaldamento gli spalancò le porte del campo.

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