Sono state pubblicate quest’oggi le motivazioni della decisione della Corte Sportiva d’Appello della FIGC circa il respingimento del ricorso dei legali della Salernitana contro la chiusura dei distinti. La sanzione sarà scontata in occasione della gara di Coppa Italia del 7 agosto.
Come già accennato nel giorno della decisione (leggi qui per approfondire), la Corte, presieduta da Carmine Volpe, ha respinto il ricorso del club contro la pesante sanzione inflittagli in seguito alle vicende dell’ultimo match della stagione passata, quello in casa con l’Udinese. Dopo le turbolenze sugli spalti, il giudice sportivo aveva infatti comminato una multa di 40mila euro al cavalluccio, oltre all’obbligo di giocare la prossima partita casalinga in assenza di pubblico nel settore distinti, quello incriminato. La richiesta dell’attenuazione della multa, invece, è andata incontro ad un parziale accoglimento, infatti è stata diminuita da 40mila a 38mila euro.
Le motivazioni
La decisione è la numero 001/CSA/2022-2023 e la Corte “esaminati gli atti, valutate le motivazioni addotte, disposta la riunione dei reclami, ritiene che il primo ricorso debba essere respinto, mentre il secondo debba essere accolto in parte”. I giudici hanno ritenuto le misure adottate dalla Salernitana “insufficienti, se non sul piano della (astratta) prevenzione, a garantire, quantomeno, quello della (effettiva) vigilanza”. Inoltre, la Corte nel dispositivo ha notato come i tifosi granata sono recidivi: la Salernitana è stata più volte sanzionata nel corso dell’ultimo campionato per il lancio sul terreno di gioco di petardi, fumogeni, bengala, bottiglie e oggetti di vario genere (vedi le sanzioni irrogate nelle gare contro Atalanta, Lazio, Napoli, Juve ecc).
I giudici, nel considerato i diritto, proseguono la loro argomentazione: “I fatti indicati nei referti di gara dall’arbitro e dai collaboratori della Procura Federale, evidenziano comportamenti di notevole gravità posti in essere dai sostenitori della Salernitana, che occupavano più settori dello stadio. Nel corso della gara, sono stati lanciati verso il terreno di giuoco, il recinto di giuoco, la panchina dell’Udinese e, verso gli ufficiali di gara, numerosi fumogeni, bengala, bottiglie di vetro, bottigliette di plastica piene d’acqua e, in ultimo, anche un seggiolino. Alla fine del primo tempo, mentre l’arbitro stava uscendo dal terreno di giuoco, dalla tribuna centrale dello stadio, occupata dai tifosi locali, veniva lanciato un fumogeno che, fortunatamente, cadeva a pochi centimetri dal direttore di gara, senza colpirlo. Al 12° del secondo tempo, l’arbitro doveva sospendere la gara per 7 minuti, a causa di un fitto lancio, in campo, di diversi fumogeni, bottiglie ed oggetti di vario genere, provenienti dal settore dello stadio denominato “Distinti”, occupato dai sostenitori della squadra di casa. Il direttore di gara, nella circostanza, richiamava al centro del campo l’assistente 2, per tutelarne l’incolumità. Inoltre, l’arbitro, al fine di sedare il comportamento violento dei tifosi della Salernitana, richiedeva alla società U.S. Salernitana 1919 s.r.l. di effettuare due annunci di richiamo, tramite lo speaker dello stadio. E’ pacifico ed incontestato che la società reclamante abbia incrementato per l’occasione il servizio stewarding, al fine di prevenire comportamenti antisportivi e violenti da parte dei propri sostenitori, così come è altrettanto pacifico che il comportamento provocatorio, tenuto nella circostanza dal calciatore dell’Udinese, Pereyra, abbia riscaldato gli animi, ma tutto ciò non può essere ritenuto idoneo ad escludere la responsabilità della U.S. Salernitana 1919 s.r.l. per la grave condotta tenuta dai propri tifosi“.
La provocazione di Pereyra
Il secondo ricorso, come detto sopra, è stato accolto soltanto in parte (riducendo da 40mila a 38mila euro l’ammenda originariamente comminata), perché i giudici hanno riconosciuto come vi fosse stato un “comportamento provocatorio del calciatore dell’Udinese che, dopo la segnatura della quarta rete, è andato ad esultare sotto la curva Sud dello stadio, occupata dai sostenitori della Salernitana”.
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