I documenti che riemergono e la storia che non muore. Fa niente, se il centenario arriva in un momento tra i più brutti – sportivamente parlando – degli ultimi anni. La passione della gente sarà pure sopita, ma non si estinguerà. A maggior ragione se c’è chi contribuisce a tenere in vita quei pezzi di passato che in troppi ignorano.
In occasione della mostra che sarà attiva dal 13 al 23 giugno presso il parco Ex Salid, antistante Teatro Ghirelli, organizzata dall’associazione culturale 19 giugno 1919 con il patrocinio di Salernitana e Comune di Salerno, saranno esposti cimeli di grande importanza, molti dei quali rinvenuti quasi per caso. Ad esempio, la minuta notarile dell’assemblea fondativa della società, il primo foglio dattiloscritto di quella che doveva essere una sorta di prima nota in presa diretta dei lavori di quella riunione, da cui poi il notaio dell’epoca trasse gli elementi per redigere lo statuto della US Salernitana. È stato ritrovato qualche tempo fa in un mercatino dell’antiquariato da un salernitano emigrato a Reggio Emilia. Con esso, anche una copia “divulgativa” dello statuto sociale della Salernitana di 4 pagine, in formato libretto tascabile, su cui sono dattiloscritti i 12 articoli, compreso il motto sociale: “Macte animo”, ovvero “coraggio”.
A curare le ricerche, i giornalisti Umberto Adinolfi e Marco Rarità, che hanno partecipato alla realizzazione del volume “Salernitana: la storia”, edito da Geo Edizioni, che sarà presentato a metà giugno proprio in occasione della mostra, con la firma degli appassionatissimi Giuseppe e Francesco Pio Fasano, cultori della memoria, delle statistiche e della conservazione di ciò che è stato… per tramandarlo a chi verrà. Il volume conterrà tabellini, documenti inediti, numeri a partire dagli albori dello sport a Salerno, fino alla stagione corrente. Un vero e proprio almanacco enciclopedico da non perdere.
Tra i documenti inediti, anche la delibera di giunta municipale di Salerno – datata 2 settembre 1919 e conservata presso l’archivio storico del Comune di Salerno, ubicato nel complesso monumentale San Lorenzo a Canalone – con la quale Palazzo di Città concesse all’allora neonata US Salernitana l’uso dell’arenile compreso tra i cinematografi Savoia e Italia (in pratica, alle spalle del Teatro Verdi, a ridosso della spiaggia di Santa Teresa) per adattarlo a primo campo da gioco ufficiale, insieme ad un contributo di lire 100 per i relativi lavori di adeguamento. Attraverso il recupero di un giornale – “Orgoglio Salernitano” (periodico di critica e cronaca sportiva del settembre 1919), attualmente in possesso di alcuni salernitani di terza generazione residenti negli USA, si è avuta notizia di una partita tra la Salernitana ed una rappresentativa di studenti napoletani, disputata proprio su questo primissimo campo dell’allora piazza XX Settembre, il 7 settembre 1919. Tale notizia smentisce quella secondo cui il primo campo di cui si ha notizia certa sia stato Piazza dei Martiri (area di fronte all’odierna chiesa di San Pietro in Camerellis). Presso l’archivio di Stato di Salerno è stato poi possibile recuperare una lettera inviata dalla US Salernitana ai salernitani per invitarli a diventare soci sostenitori della squadra – datata 1920 – in pratica una vera e propria campagna abbonamenti ante litteram. Dall’archivio della famiglia Adinolfi, è infine venuta fuori una nota olografa, scritta da Consolato Adinolfi (bisnonno del giornalista Umberto Adinolfi e proprietario dell’omonimo negozio di stoffe a metraggio in via Mercanti 50, nel 1919 Corso Umberto I), datata 25 giugno 1919, con la quale il titolare del negozio ordinava ai propri sarti la confezione delle prime maglie da gioco della Salernitana, commissionate dal presidente del sodalizio sportivo, Adalgiso Onesti.
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