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Casasola come Bogdani e Carruezzo: Palermo espugnata di nuovo dopo 15 anni

di
Paolo Siotto
- 19 Gennaio 2019 alle 10:00

Da possibile partente a idolo di giornata. Quella di ieri è stata una serata magica per Tiago Casasola, nel mirino della Cremonese ma calatosi alla perfezione nella mentalità della trasferta di Palermo. Partito dalla panchina, l’italo-argentino è entrato all’80’ prendendo il posto di Djavan Anderson. Una lunga ed intensa cavalcata quella dell’ex Alessandria che, servito da Di Tacchio, ha battuto Brignoli con un preciso diagonale.

Grande gioa, esultanza alla Batistuta e poi la festa al triplice fischio del signor Dionisi. La Salernitana, grazie al gol di Casasola, ha conquistato la prima vittoria esterna di questa stagione (ultimo successo in trasferta lo scorso 3 marzo ad Ascoli) espugnando un campo sempre ostico come quello di Palermo. Basti pensare che dal ’38 a ieri, la Salernitana aveva vinto solo tre volte in terra siciliana: la prima nella stagione 1954/1955 (reti di Ghersetich, Fioravanti ed Amicarelli). Poi nuovamente nel 1989 grazie ad un gol di Carruezzo anche se questi due successi arrivarono sui campi neutri di Napoli e Trapani.

L’ultimo hurrà sul campo dei rosanero risaliva a quattordici anni fa: il 25 gennaio del 2004 la Salernitana di Pioli si impose al “Barbera” grazie ad una doppietta di Bogdani che regalò un successo quasi insperato. Casasola ha regalato la quarta vittoria della storia sul campo delle aquile, il suo nome è entrato di diritto nella storia granata…

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