Mancano quattro giorni all’inizio del campionato di Serie B ma intorno al torneo cadetto (e non solo) regna sovrana la confusione. In questi minuti è in atto un incontro tra i dirigenti dell’AIC ed i calciatori di Serie B per valutare l’ipotesi di uno sciopero in occasione della prima giornata del torneo cadetto. Nel frattempo, ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport, il presidente della Lega B Mauro Balata ha provato a far chiarezza sulla questione del possibile sciopero: “Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti. Non siamo d’accordo con l’iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico e dei calciatori, e di tutti i dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento“.
In molti si sono lamentati del blocco dei ripescaggi: “Non dipendeva da noi: al 13 agosto, con inizio del torneo, il 24 e avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti – Spiega Balata – Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della Figc: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia. Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria“.
Gabriele Gravina, numero uno del campionato di Serie C, spingeva per una Serie B a 22 squadre: “Di solito sono abituato a guardare i problemi di casa mia. Le società mi hanno chiesto di perseguire una certa linea, dando un segnale concreto, che va a favore di tutto il mondo calcistico. Ci sono problemi che non possono più attendere ma vanno risolti: la sostenibilità, il miglioramento tecnico dei campionati. In questo momento si parla più di politica sportiva, di poltrone e non si affrontano i problemi pratici, quelli veri. L’appello che faccio a tutti è sedersi ad un tavolo per una nuova stagione di riforme, senza pregiudizi, cercando di raccogliere le proposte migliori“. Il prossimo 7 settembre il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà su diversi ricorsi:
C’è chi indica in Claudio Lotito uno degli artefici dell’operazione che ha portato al nuovo format del torneo cadetto: “A me non risulta pressione da parte sua – Ha assicurato Balata – So che tutte le società sono pronte per scendere in campo, sono unite su questa posizione che ha avuto il conforto della FIGC”. Il 7 settembre sono attese le sentenze del Coni (qui l’articolo): “Non so se riusciremmo a partire a Natale… C’è un problema di professionalizzazione di uomini che operano nella giustizia sportiva, dobbiamo intervenire. I giudizi sui campionati devono essere rapidissimi, come avviene negli altri Paesi. Ci sono 19 società che devo tutelare, credo che il campionato debba ripartire. Far partire il campionato è un dovere per il presidente di Lega e anche per il commissario Fabbricini. Una B a 24? Mi auguro di no, tecnicamente non vedo come sia possibile. Se il 24 partirà? Non sono né’ ottimista né pessimista, riteniamo giusto che il campionato parta – ha concluso Balata – E’ un’esigenza legittima di milioni di sportivi che seguono le 19 società che ne hanno diritto”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.