Caos Palermo, Bellusci lancia l’allarme: “Siamo soli. Meritavamo fischi con la Salernitana”

Situazione non facile in casa Palermo. Oltre a non pervenire alla vittoria per la terza gara consecutiva (due k.o. contro Salernitana e Cremonese e pareggio interno con il Foggia, ndr), la società rosanero sta vivendo un momento societario molto complicato senza garanzie sul proprietario del sodalizio siciiliano. Molto amareggiato il capitano rosanero, Giuseppe Bellusci per i fischi dei tifosi al termine della partita pareggiata 0-0 in casa contro il Foggia. Queste le sue parole in lacrime che attraversano anche la sfida con i granata di due settimane fa:

“Non meritiamo assolutamente i fischi dei tifosi, attraversiamo un momento in cui non sappiamo in mano a chi siamo e siamo mentalmente fragili per la questione societaria. Nessuno è in grado di darci garanzie, abbiamo il direttore Foschi e l’allenatore Stellone che ci offrono copertura. Per il resto siamo da soli e lasciati a noi stessi. Dovete aiutarci, questa volta non accetto fischi. Se analizziamo la gara: siamo stati 75 minuti nella metà campo avversaria, soffrendo solamente nel finale. Posso chiedere scusa per l’atteggiamento avuto a fine gara, ma ci dovete aiutare: siamo soli, se ci abbandonate facciamo ancora più fatica. Abbiamo finito con quattro giocatori coi crampi. I fischi a Cremona – gara in cui abbiamo steccato tutto a livello mentale, tattico e tecnico- o per i 60 minuti contro la Salernitana li ho accettati, ma oggi non ci sto perché abbiamo dato il cuore. Non resta che aspettare il 15 febbraio, a me non frega nulla dello stipendio. Mi interessa sapere di chi siamo, quale futuro abbiamo, se c’è una prospettiva. Siamo con l’allenatore, con il direttore. Se c’è un problema vado a casa con dignità perché ci metto faccia e cuore, ma io voglio vincere il campionato e tornare in Serie A quella che ho perso l’anno scorso”.