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Cagliari, grinta e cuore a Salerno. Agostini: “Vogliamo fare una grande partita”

Settimana di cambiamenti in casa Cagliari. I rossoblu si presenteranno a Salerno con l’obiettivo di riprendersi il quartultimo posto, agguantato ieri dalla Salernitana. La società ha optato per il cambio in panchina, dopo i due ko di fila contro Genoa e Verona via Mazzarri e dentro Agostini, promosso dalla Primavera. Il presidente Giulini ha assistito oggi all’allenamento della squadra che ha avuto il vantaggio, rispetto ai granata, di poter preparare in più tempo la partita dell’Arechi.

Agostini suona la carica

Il neo tecnico si è proiettato subito verso il delicato match di Salerno: “Al di là di moduli, formazioni o altri aspetti numerici e formali, ciò che conta adesso è mettere in campo tutto quello che abbiamo. Con i ragazzi abbiamo lavorato sull’aspetto mentale prima di tutto. Ora bisogna essere convinti che possiamo vincere a Salerno, perché questa squadra ha i mezzi per farlo. Il mio unico pensiero è rivolto al campo, a provare a portare qualcosa di positivo affinché domenica arrivi il risultato che vogliamo e che ci serve – ha spiegato l’ex difensore – Sto provando emozioni forti, sono davvero orgoglioso di essere stato scelto dalla società, per quella che è la mia storia ma soprattutto perché credo, fortemente, nel raggiungimento dell’obiettivo.

Sono felice di avere trovato ragazzi disponibili, che hanno voglia di provarci, di stare insieme per inseguire questo risultato. Personalmente credo nel senso di responsabilità, che ho e che anche il gruppo deve avere per andare a fare una grande partita all’Arechi. Da calciatore ho affrontato partite così cruciali in contesti tanto roventi, spesso ne sono uscito vincitore, abbiamo fame di riscatto. Fino a pochi giorni fa seguivo un altro progetto come quello della Primavera, con ragazzi cui sono legato, e non avevo i titoli per fare valutazioni sulla prima squadra. Ho trovato un gruppo forte, unito, che combatterà sino all’ultimo con tutte le sue forze”.

La scelta della società

In conferenza era presente anche il ds Stefano Capozucca che ha spiegato il perché del ribaltone in panchina, con un focus sullo staff: “Andrea Cossu è da tempo al fianco della prima squadra insieme a me, per lui non è una novità. Daniele Conti ha un rapporto speciale con Agostini e con tutto il club, di cui è simbolo. Ha speso sempre belle parole per me anche in momenti complicati, era giusto coinvolgerli in questo segmento di stagione, aggiungo Pierluigi Carta con cui c’è da sempre grande condivisione e unità di intenti in ogni progetto della società. A oggi saremmo retrocessi per questo bisognava fare delle analisi e prendere delle decisioni, cosa che è avvenuta lunedì sera insieme al presidente.

Abbiamo immediatamente pensato ad Alessandro Agostini perché lo riteniamo figura ideale per il Cagliari in questo momento, la scelta migliore e non di ripiego. Adesso dobbiamo pensare solo alla Salernitana, guardare avanti e non indietro, tutto ciò che è stato fino a pochi giorni fa lo mettiamo in un angolo perché prima di tutto c’è una partita molto importante da giocare e vincere. Sono convinto che il gruppo sia pronto e con le capacità per farlo. Non è da retrocessione, ma la carta non conta, bisogna scendere in campo e prendersi la salvezza nella quale ho ferma convinzione”.

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