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Calciomercato

Attacco, De Sanctis sfoglia la margherita tra una dozzina di nomi ma c’è da aspettare: la situazione

Morgan De Sanctis ha una dozzina di nomi sul suo tablet nella cartella attaccanti, forse anche di più. Ne tratta tantissimi per poi cercare un affondo finale ma nessuno arriverà verosimilmente prima di una settimana o forse due. È la solita legge del mercato, l’attesa del countdown per spuntare (tutti) condizioni migliori.

Il croato Petkovic (’94) della Dinamo Zagabria, il belga Batshuayi (’93) del Fenerbahce, il francese Mateta (’97) del Crystal Palace, il suo connazionale Maupay (’96) dell’Everton ma anche il ventiduenne olandese Boadu del Monaco sono fra i papabili. Non sono i soli e alla fine dal cilindro il diesse potrebbe tirar fuori un nome a sorpresa. La meticolosità con cui la Salernitana sta aspettando il passaporto italiano del centrocampista argentino Martegani lascia intendere che il bomber potrebbe essere anche extracomunitario: i granata hanno due posti liberi, uno dei quali va riempito con un calciatore che possa vantare almeno 5 presenze nella sua Nazionale oppure 3 inserimenti in lista gara con la sua rappresentativa nell’ultimo anno.

La punta dovrebbe arrivare dall’estero. Difficile possa essere una vera e propria scommessa (tra i profili sondati c’è anche il croato Marin Ljubicic, classe 2002, 12 gol l’anno scorso nel massimo torneo austriaco con il Lask Linz dopo essere cresciuto in patria nell’Hajduk Spalato) ma nello stesso tempo è difficile che la società possa sborsare molti soldi per un acquisto a titolo definitivo. Rumors di mercato raccolti dalla nostra redazione raccontano anche di una richiesta di informazioni anche all’indirizzo del Metz sul conto di Giorgi Mikautadze, l’anno scorso capocannoniere della seconda serie francese, georgiano classe 2000: richieste altissime dei transalpini, che un anno fa cedevano Bronn proprio alla Salernitana. L’obiettivo è rinforzarsi in prestito con diritto di riscatto. Nei casi come quello di Batshuayi, già cercato l’anno scorso quando il direttore sportivo granata fu molto vicino alla chiusura con il Chelsea (clicca qui per leggere), sarebbe imprescindibile una compartecipazione all’ingaggio da parte del club cedente, come accadde l’anno scorso con Piatek (l’Hertha Berlino si accollò due terzi dello stipendio). Ruota che gira, l’ha fatto la stessa società granata cedendo Bonazzoli al Verona ed ora dovrà trovare una situazione simile all’inverso. Per Petkovic la Dinamo Zagabria attende: la punta ex Bologna ha un solo anno di contratto ma c’è ancora il preliminare di Champions da giocare contro l’Aek Atene, rinviato per intemperanze dei tifosi. Un’eliminazione o una qualificazione cambierebbe gli scenari.

Dopo la sfida di Coppa Italia la società cercherà di accelerare sulla questione attaccante. Paulo Sousa avrebbe di gran lunga preferito avere il sostituto di Piatek già a Rivisondoli – lo ha dichiarato praticamente un mese fa – ma non c’è da meravigliarsi sulle tempistiche. “Avremmo potuto prendere già dei calciatori e completare subito la rosa ma avremmo preso elementi poco performanti. Puntiamo a giocatori importanti e proprio per questo dobbiamo aspettare un po’ di più, in alcuni casi che capiscano che in club più blasonati non avranno spazio”, ha spiegato in maniera limpida il diesse del cavalluccio. Nel 2022 Boulaye Dia arrivò a Salerno dopo la prima di campionato, Piatek addirittura il 31 agosto, giorno di Bologna-Salernitana che all’epoca era la quarta giornata. Stavolta il campionato inizia una settimana più tardi ma le tempistiche dei saldi non muteranno. Cambia tuttavia, in peggio, il numero di disponibili lì davanti per il trainer portoghese che può contare solo su Botheim a pieno regime, mentre Dia è in fase di recupero e potrà essere nella migliore delle ipotesi a mezzo servizio presente all’Olimpico. Ceduto Bonazzoli, con Valencia in congelatore (non sarà convocato con la Ternana) e il duo Simy-Kristoffersen fuori dai piani da tempo (si allenano a parte e si cerca una sistemazione) Sousa è costretto ad adattare Boultam – pure lui partente – come alternativa a Botheim fin quando Dia non sarà in grado di tornare a dettare legge lì davanti.

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