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Akpa Akpro, continuità ritrovata: non giocava 9 gare di fila da oltre tre anni!

Un piccolo record personale, magari un segnale che – scongiuri d’obbligo – la sua carriera può finalmente tornare a ripercorrere standard elevati e con una certa continuità. Ieri pomeriggio ad Empoli l’ivoriano Jean Daniel Akpa Akpro ha infilato la nona presenza consecutiva. Un fattore che potrebbe significare poco per un calciatore qualsiasi, ma che per l’ex Tolosa vuol dire tanto: è a Salerno dal febbraio 2018 e mai prima d’ora, da quando è in Italia, aveva calcato il terreno di gioco ininterrottamente per nove gare. L’anno scorso si era fermato a otto, tra l’andata a Cittadella e il ko interno contro il Lecce, quando pure era stato mandato in campo (forse sbagliando) con bende e cerotti, tant’è vero che fu costretto a uscire già nel primo tempo.

La carriera del centrocampista classe 1992 ha conosciuto un brusco rallentamento sul finire del torneo 2015/16, quand’era all’apice della forza e capitano del Tolosa in Ligue 1, nonché nel giro della sua Nazionale (a novembre 2015 l’ultima convocazione). Piccoli problemi fisici dal 12 marzo 2016, quando lasciò il campo nell’intervallo di una sfida interna col Bordeaux. Un periodo di stop, seguito solo da spezzoni qua e là fino a finse stagione, mentre l’anno dopo iniziò il lungo calvario e la lotta contro la pubalgia (solo 2 gettoni, mai per 90′, nel 2016/17). Il club francese decise di non rinnovargli il contratto. A febbraio 2018, la fiducia della Salernitana dopo mesi di inattività: mezzora in campo a La Spezia, poi un nuovo problema muscolare e un finale di stagione piuttosto convincente, con quattro discrete partite (contro Perugia, Entella, Foggia e Palermo) che spinsero Lotito e Mezzaroma a esercitare l’opzione di rinnovo. Nello scorso campionato solo 22 presenze ed ora – dopo aver tirato il freno in questa stagione saltando le gare contro Benevento, Trapani, Chievo, Livorno, Frosinone e Venezia – un minimo di luce, di prospettive dinanzi a lui, pur gestendo qualche inevitabile acciacco. L’indispensabile per Ventura, che non ne ha mai nascosto l’importanza all’interno del suo scacchiere, per dinamismo e capacità di inserimenti. Anche a Empoli è stato tra i migliori, la parola d’ordine ora è continuità.

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