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Livorno salvo, miracolo Breda: “Per fortuna siamo fuori dai tribunali. La Salernitana? È andata nel panico”

Alla fine, per evitare tutte le polemiche e le sentenze che stanno sconvolgendo il calcio italiano, alla Salernitana bastava solo un punto. Un  pareggio nelle ultime cinque partite perse e i granata erano salvi e in vacanza. Anche perché la prima rivale, il Livorno, si è fermata a quota 39 punti con l’1-1 di Padova all’ultima partita che ha lasciato tanto amaro in bocca a Menichini e la sua squadra. Gli amaranto guidati da Breda hanno portato a termine una rimonta straordinaria, risalendo dall’ultimo posto in classifica a suon di vittorie (fondamentale quella del Bentegodi di Verona) festeggiando così la permanenza in Serie B. Senza doversi interessare a tutto quello che sta succedendo in questa settimana.

Un miracolo che porta la firma di Roberto Breda. Il tecnico dei labronici ha guidato Alino Diamanti e compagni dal suo arrivo in Toscana e adesso può tirare un sospiro di sollievo. Il Livorno è salvo e l’anno prossimo in B ci sarà: “Anche se il Padova non ci ha regalato nulla, anzi ha messo anche tre attaccanti nel secondo tempo. Ma è stato giusto così. Per fortuna siamo fuori dai tribunali – ha detto Breda ai microfoni di Radio Alfa – Certamente non mi aspettavo tutto questo caos, credevo che questa stagione fosse diversa e invece no. Speriamo che venga fatta un po’ di chiarezza e venga stabilita una linea per gli anni prossimi”.

Anche Breda è rimasto molto deluso dalla stagione della Salernitana, che sul campo ha concluso la stagione al terzultimo posto: “Rimango dell’idea che la Salernitana abbia una rosa forte, poi non so cosa sia successo. Ha avuto una picchiata nei risultati. Nello scontro diretto abbiamo vinto 1-0 ma fu una partita difficile contro una squadra fisica con buoni valori. Magari quando hai in testa un obiettivo come quello dei playoff e ti ritrovi a lottare per la salvezza si creano meccanismi difficili da gestire. A un certo punto sono andati in panico, può capitare. Secondo me rimane una squadra forte”.

E infatti l’obiettivo di inizio anno erano i playoff: “Quest’anno il mercato della Salernitana è stato fatto per condurre un campionato importante. Non c’è riuscita, ma non perché non abbia speso. Io vedo una società che ha speso sempre, fino a due anni fa l’attacco era composto da Coda e Donnarumma che adesso fanno 25 gol a testa eppure la Salernitana il primo anno di B si è salvata ai playout. Capire perché non arrivano i risultati non è semplice e scontato, ma la società ha sempre fatto le cose giuste per poi non raccogliere quanto sperato”.

Delusi dai risultati negativi soprattutto la piazza di Salerno, che quest’anno ha alzato la voce tra diserzioni e contestazioni: “Le aspettative erano alte anche per i tifosi, nel momento in cui sono venute meno le possibilità di raggiungere certi obiettivi a volte si cerca un colpevole. Ma il colpevole non è chiaro. Tutti volevano un campionato diverso”.

Breda non nasconde il suo amore per Salerno (“Resta sempre nel cuore, il lavoro è lavoro e ci sono tante variabili ma Salerno è nel cuore”), poi prova a confrontare la situazione del suo Livorno raccolto all’ultima giornata con quella della Salernitana che non è riuscita a risolvere i suoi problemi: “Ho accettato Livorno perché mi piaceva la rosa che c’era e sapevo si poteva fare un buon lavoro anche se non era facile. A me piace concentrarmi sul lavoro perché è l’unica cosa che conta. Se hai la rosa giusta devi cercare di creare una squadra efficace ed efficiente. Non so cosa sia successo a Salerno, più allenatori hanno avuto problemi quindi qualcosa evidentemente non è andata”.

Adesso (forse) si giocano i playoff, per Breda c’è una favorita: “La posizione in griglia conta, il Benevento ha una squadra forte però gli spareggi sono frutto di mille situazioni”.

1 Commento

1 Commento

  1. mister

    15/05/2019 at 10:49

    …della serie l’allenatore non conta nulla….conta eccome…

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