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GIOVANNI FRANCO FALCHETTA
02/05/2023 at 15:30
Molti commentatori, al termine del derby. hanno criticato sia l’entusiasmo dei tifosi sia i festeggiamenti della squadra granata negli spogliatoi, spesso attribuendo al solo pareggio la ragione, a seguito di una analisi assolutamente non esauriente, di una tale “smisurata” euforia.
Mai affermazione fu così estranea alla realtà dei fatti. Gli appassionati di calcio di Salerno, e la Salernitana, hanno legittimamente festeggiato con euforia non tanto e non solo per il pari nel derby e tantomeno per aver “sovvertito” l’esito chiaramente scontato e meritatissimo della vittoria del Napoli nel campionato, ma per essere stata la Salernitana, con sfacciataggine e presunzione, designata come scontata vittima sacrificale, sognando la tavola imbandita con il vestito della domenica ancor prima di sapere se il ristorante ti ha riservato un posto a sedere.
Bene hanno fatto dunque a festeggiare con forza ed entusiasmo, solo apparentemente eccessivo, il risultato finale del derby che ha “sovvertito” non solo i pronostici, peraltro del tutto ragionevoli, ma tutta un’infinita serie di pretestuosi “preparativi”, dalle feste di piazza allo spostamento della data dell’incontro per presunti motivi di ordine pubblico, dando per acquisita la capitolazione degli ospiti prima del fischio di inizio della gara. Perché la partita ha inizio, come direbbe Boskov, quando arbitro fischia e termina quando arbitro fischia, e si festeggia dopo negli spogliatoi, come ha fatto la Salernitana, e non prima ancora di indossare la divisa.
E’ stata la vittoria della maturità calcistica, tanto patrocinata dall’eccellente Sousa, contro l’infantile e sguaiato provincialismo di una città che una volta era una delle capitali d’Europa, alla pari di Londra e Parigi,, e farebbe bene a non dimenticarlo, così come non lo dimentica per signorilità e valori il presidente “napoletano” Jervolino. Farebbero bene i chiassosi tifosi partenopei a riflettere sull’assunto che chi semina vento raccoglie tempesta, e stavolta il ciclone è arrivato dal golfo di Salerno, sconfiggendo non il meritato successo del Napoli nel campionato, e nemmeno le legittime ambizioni degli azzurri di conquistare i tre punti, ma l’arroganza che quando è esercitata di chi è più forte, economicamente ancor prima che calcisticamente, e ancor più inaccettabile, ed è stata giustamente punita, e non c’è misura che possa frenare la legittima soddisfazione.
Forza Salernitana e complimenti al calcio Napoli, che la vittoria senza dubbio l’ha maturata e conquistata nei campi di calcio, ponendo al primo posto il rispetto per gli avversari, Aver fatto una pressione esagerata sui calciatori azzurri pretendendo dalla squadra la vittoria a prescindere non ha certamente aiutato: “l’essenza della vittoria è una mente serena” (proverbio orientale). I tifosi della salernitana, hanno ora la possibilità di vincere anche il secondo tempo di questa partita di civiltà sportiva, festeggiando la permanenza in serie A e complimentandosi con il calcio Napoli per la splendida vittoria dello scudetto, quando sarà matematicamente certo.