Una giornata molto impegnativa per il signor Simone Sozza di Seregno e dei suoi collaboratori, soprattutto per l’assistente Schirru di Nichelino e per il quarto uomo Ros, costretto più volte a calmare gli animi tra le due panchine. Impossibile – lo diciamo subito – dare un giudizio netto sull’episodio del gol accordato a De Luca che è valso l’1-1. La telecamera non è in linea e di mezzo c’è la prospettiva che può ingannare.
Il fischietto lombardo si è trovato a dirigere una partita senza troppe difficoltà… eccezion fatta per l’episodio molto discusso su citato, che ha portato alle non poche lamentele da parte dei padroni di casa. Gioco molto spezzettato, con molte interruzioni. Tuttavia non è stata una gara cattiva: soltanto quattro i cartellini gialli estratti dal direttore di gara. Al 13’ primo episodio degno di nota: dalla bandierina arriva il cross per Di Tacchio che colpisce con il tacco indirizzando il pallone all’angolino. La parata dell’estremo difensore clivense, rivedendo anche i vari replay da angolazioni diverse, sembra essere sulla linea di porta. Bravo dunque l’arbitro a non assegnare la rete ai granata lasciando proseguire il gioco. Dopo tre minuti Obi reclama un calcio di rigore: il calciatore gialloblu è trattenuto leggermente da Coulibaly ai limiti della regolarità. Le timide proteste non bastano per abbindolare Sozza che lascia correre. Al 21’ episodio con un’azione pericolosa del Chievo interrotta per fuorigioco dall’assistente: Margiotta serve De Luca sulla sinistra da posizione ravvicinata, ma il giocatore che riceve palla è leggermente in offside: il Chievo protesta perché nel fornire il pallone al compagno, Margiotta viene atterrato da Bogdan. Per l’arbitro non era fallo (la sua gestualità non lascia intendere una concessione del vantaggio), dunque è corretta la decisione di assegnare il calcio di punizione difensivo alla Salernitana. Al 27’ ancora azione offensiva degli ospiti con De Luca che prova a tenere in campo il pallone diretto sul fondo. Dal replay evidente che la palla sia uscita tutta, invece in questo caso l’azione è continuata: una disattenzione da parte dell’arbitro e dell’assistente (posizionato a pochi metri). A quattro minuti dal termine del primo tempo arriva la prima sanzione del match: Coulibaly interrompe la ripartenza di Obi; il suo intervento porta, giustamente, il direttore di gara ad ammonirlo.
La ripresa si apre con l’episodio chiave della moviola: sul tap-in di De Luca, Belec para sulla linea ma l’arbitro Sozza, con l’aiuto dell’assistente Schirru, assegna il gol alla formazione clivense. Pronte le proteste della Salernitana e in particolar modo di Belec, che nella circostanza viene anche ammonito. Dalle inquadrature, fornite dalle telecamere a bordo campo, non si capisce benissimo, non essendo esse allineate con i pali difesi da Belec. Decisione dunque che lascia molti dubbi e – senza voler esprimere giudizi che in alcun modo potrebbero essere corretti o almeno attendibili, avvisando il lettore che la prospettiva certamente cambia l’apparenza – rimandiamo all’approfondimento video da noi realizzato che si sofferma sul fotogramma immediatamente precedente (nel timing in basso è 00:06) a quello bloccato da Dazn nel fermo immagine proposto in onda (nel timing in basso è 00:07). Lasciamo a chi guarda il giudizio.
Tornando al moviolone, a 10′ dal termine la seconda ammonizione fra le file granata: il difensore ,troppo irruento nel tentativo di rubare palla a Canotto, finisce per sgambettarlo. Il suo intervento, nei pressi del lato corto dell’area di rigore, è da giallo. Il primo cartellino per gli ospiti arriva soltanto allo scadere quando Viviani trattiene Kiyine per la maglia impedendogli la ripartenza. Ammonizione sacrosanta.
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