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VIDEO. Il Centenario di Ciro Ferrara: “Ho la salernitanità dentro di me, mi sento parte della storia”

Dieci dei cento anni della storia della Salernitana fanno rima con Ciro Ferrara. Presenze in tre categorie, due promozioni tra cui quella storica in Serie A, record e e un legame indissolubile. Ciro Ferrara è la Salernitana e non poteva mancare la sua presenza alla mostra Salernitana 100 presso la Fornace ex area Salid: “Mi ha emozionato vedere oggetti che ho conosciuto ai miei giorni, altre invece le ho scoperte oggi – il primo commento di Ferrara ai nostri microfoni – Da tifoso mi fa sempre piacere ricordare la storia della Salernitana. Il Centenario è un evento che fa capire la passione che lega i tifosi a questa maglia e non è mai scemato nel tempo. La squadra e la tifoseria sono state sempre unite e io sono onorato di far parte di un decennio di questa storia. Mi sento parte importante della Salernitana”.

Dieci stagioni, difficile per Ferrara scegliere un momento simbolo: “Ricordo ogni anno con piacere, quando abbiamo vinto ma anche gli anni delle salvezze. C’è sempre qualcosa di emozionante in tutte le partite, un episodio significherebbe sottovalutare gli altri. Io vivo la Salernitana oggi con distacco però ho dentro la salernitanità che mi porta ogni domenica quando non lavoro a seguire la squadra”.

Ferrara ha giocato anche con Di Bartolomei, a cui è dedicato un angolo all’interno della mostra. Impossibile non commuoversi: “Di Bartolomei, è stato un grandissimo calciatore ma soprattutto un grandissimo uomo. Ci ha lasciato tanto soprattutto a noi giovani, ci ha dato tanti consigli che si sono rivelati indispensabili. Commozione e tristezza ricordare Di Bartolomei, so che il suo gesto è stato il culmine di una situazione ormai insostenibile. Lui amava vivere, aveva tante passioni come la pesca. Deve essere stato un momento duro e mi fa rammarico perché nessuno se ne accorse. Ricordo l’ultima di campionato che ci ha portato in B nel ’90, una vittoria per nulla scontata perché avevamo perso in casa con il Palermo. Poi Ago ci ha rimesso in corsa a Brindisi. Ricordo la gioia dei tifosi, indimenticabile”.

Per completare il suo percorso con la Salernitana ora manca solo la panchina a Ferrara: “A Salerno ho raggiunto obiettivi importanti, due promozioni indimenticabili. Sono tornato con Mario Somma sulla panchina ma non c’è stata l’opportunità di continuare. Mi piacerebbe in futuro, non c’è nessuno al mondo che non vuole allenare la Salernitana. I granata di oggi? La Salernitana era stata costruita per altri obiettivi e lottare per non retrocedere non è facile. Fortunatamente è finita bene, ora c’è la possibilità di festeggiare il centenario con la salvezza altrimenti sarebbe stato più triste”.

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