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Verso Juve-Salernitana da retrocessi: dal “non c’è problema, la rigiochiamo” al sogno di tornare presto allo Stadium

Dici Juventus-Salernitana e la mente torna a quel match dell’11 settembre 2022, chiuso sul punteggio di 2-2. Una partita dai mille significati, in cui la piccola Salernitana di Davide Nicola fu capace di sfiorare una storica vittoria prima ed una beffarda sconfitta poi nel finale, conquistando il suo primo risultato positivo in casa della “Vecchia Signora”. La Bersagliera di oggi è lontana anni luce. Ci saranno comunque 4-500 sostenitori domenica allo Stadium a seguirla, anche se ormai retrocessa.

Il precedente Var

La gara dello scorso torneo è passata alla storia per il gol annullato a Milik al 5’ di recupero, per un offside chiamato dal Var senza tenere conto della posizione di Antonio Candreva, clamorosamente non considerata nell’azione perché fuori dai radar dello strumento a disposizione degli arbitri. L’immagine con il numero 87 granata (autore di una partita splendida e della rete dello 0-1), era invece ben visibile nelle telecamere aeree dello Juventus Stadium, non a disposizione della squadra arbitrale. Resta ancora oggi questa forse la più clamorosa svista della tecnologia in campo, un precedente che ha trasformato suo malgrado la Salernitana nel “Robin Hood” del popolo antijuventino sui social ma che ha poi fatto tornare di moda in numerosissime conferenze stampa di Massimiliano Allegri quell’episodio anche a distanza di mesi, al punto che il trainer livornese amava aggiungere 2 punti alla reale classifica dei bianconeri.

Di fatto, quella Salernitana faceva brillare gli occhi dei suoi tifosi: chiudere il primo tempo sul vantaggio di 2-0 in casa della Juventus, giocando un calcio gradevole e sfruttando ogni debolezza dell’avversario non è un qualcosa a cui si crede facilmente, guardando all’ultima disastrosa stagione dei granata. Ma ci si abituò presto all’ombra dell’Arechi, in particolar modo nella seconda stagione consecutiva in Serie A, la migliore della storia granata. Quel punto a Torino fu il quinto risultato utile consecutivo e alla luce di quanto mostrato in campo, forse stava stretto alla Salernitana, capace di tenere testa alla Juventus per quasi tutto il match, recupero escluso. Ed a chi chiedesse una ripetizione del match, per evidente errore tecnico, il presidente Iervolino rispondeva: “Se la Juventus vorrà, noi siamo disposti a rigiocarla, non c’è problema”. Una provocazione che nascondeva tanta ambizione e quella aspirazione a far parte stabilmente del tavolo dei grandi club italiani. Ambizione che deve momentaneamente essere deposta ed ora sono i tifosi a sognare di rigiocarla, prima o poi.

Juventus-Salernitana di Coppa Italia: l’undici iniziale (foto Francesco Pecoraro)

Domenica pomeriggio si rigioca per la prima volta Juventus-Salernitana di campionato, 20 mesi dopo quella serata dalle mille emozioni. Volendo considerare anche la Coppa Italia, la sfida si è già rigiocata il 4 gennaio scorso ed il risultato è stato in linea con il trend della stagione granata, un mortificante 6-1 che ha visto andare a segno mezza squadra bianconera ed esposto a figure non edificanti un po’ di calciatori (lo spaesato Stewart su tutti). Certo, c’era anche mezza squadra out. Sembra passata un’eternità in casa Salernitana, quel collettivo sbarazzino e fastidioso che strappava punti ovunque è solo uno sbiadito ricordo che stride con la compagine attuale, pronta a lasciare la massima serie senza colpo ferire ed a suon di record negativi. Dopo la sfida di domenica, c’è ancora un appuntamento con un grande palcoscenico (San Siro per l’ultima in casa del Milan), ma c’è davvero da augurarsi di rigiocarle presto partite del genere, per citare Iervolino. E sarà questo il tema della prossima estate.

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