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Ventura verso la Cremonese: “Domani voglio delle conferme. Settimana difficile per i campi di allenamento”

Gian Piero Ventura si avvicina a grandi passi verso il match allo Zini di domani. Il tecnico ligure è sereno in conferenza stampa e sicuro della sua squadra. La prestazione con l’Entella lo ha soddisfatto ed è probabilissima la conferma, contro i grigiorossi, dell’undici che ha vinto sabato: “La squadra sarà la stessa. Avevo detto il primo giorno che sono venuto che non avrei avuto problemi a parlare di formazione alla vigilia. In base all’atteggiamento tattico della squadra avversaria cambia completamente una formazione. E anche questa volta forse cambierà. Cerci rimarrà insieme a Billong a recuperare, ma sta bene. Giovedì ci sarà amichevole, vediamo se riusciamo a farlo giocare per i novanta minuti, era già tutto programmato. La distanza dei giorni in cui abbiamo giocato noi e loro? Loro hanno giocato lunedì e rigiochiamo domani, ci sono comunque sette giorni, non c’è vantaggio”.

In settimana il meteo ha provato a mettere i bastoni tra le ruote alla Salernitana, ma le forti pioggie non hanno impedito al tecnico di lavorare al meglio: “E’ stata una settimana difficile per trovare i campi per allenamento, in quanto erano tutti allagati. Siamo riusciti comunque anche nel pantano a lavorare. Abbiamo avuto un po’ di problematiche solo da questo punto di vista, ma siamo stati fortunati con gli orari”.

Il trainer prova ad alzare l’asticella, contro i grigiorossi servirà qualcosa in più: “Contro l’Entella era una verifica ad una risposta che attendevamo. Stavolta è una conferma. Se torniamo ad essere quelli di Pisa vuol dire che abbiamo ancora da lavorare, se siamo quelli di sabato è positivo. Ma se faremo di più, vuol dire che abbiamo fatto un passo enorme in avanti. E’ un test che non mi spaventa, ma mi incuriosisce molto. Dipende se vai lì per fare risultato o se ci vai con la voglia di farlo. Noi abbiamo degli obiettivi, individuali e di gruppo. Servirà un buon approccio perché loro hanno giocatori importanti. Il risultato te lo dà sempre il campo, sono curioso e speranzoso. Mi aspetto comunque qualsiasi cosa. Dopo Pisa aspetto una squadra che voglia sempre fare meglio, così come con l’Entella”.

In terra Lombarda non sarà facile, data anche la fame di punti della Cremonese: “Se devo parlare di motivazioni, rimango basito. Perché se ne abbiamo bisogno vuol dire che ho buttato via del tempo. C’è necessità di capire come arrivare agli obiettivi e questa è la motivazione. Io devo arrivare ad un momento in cui non devo dare più motivazioni ai miei, ma devo calmare le loro motivazioni. E io spero che adesso ci sia un approccio migliore rispetto a Pisa, perché se non è così non puoi vincere”.

Nelle ultime giornate si è rivisto un Lamin Jallow in buona forma, merito anche della guida di Gian Piero Ventura: “Deve lavorare per crescere. Ha dei margini di miglioramento maggiori rispetto agli altri. Sta scoprendo cose di cui non era a conoscenza e forse non gliene fregava più di tanto. Sta cercando di capire cosa serve a lui per diventare giocatore importante. Oggi Jallow sta lavorando per questo, rispetto all’inizio ha un approccio completamente diverso al lavoro”.

Il maltempo ha colpito ovviamente anche il nord Italia, ma il tecnico si augura che non penalizzi la partita e la prestazione dei suoi: “Per principio da quando faccio questo lavoro, vorrei sempre campi perfetti. Se vuoi fare calcio devi avere un campo agibile, è evidente che ci sono giocatori che sui campi pesanti possono faticare di più rispetto ad altri. A Cremona ci sono due giorni di buon tempo. Se c’è il pantano chi gioca in punta di piedi avrà difficoltà.

Finalmente buone notizie dall’infermeria, a Cremona torneranno Giannetti, Firenze e Cicerelli: “I giocatori recuperati sono in grado di scendere in campo, sì, ma non per novanta minuti. Cicerelli ad esempio credo possa fare un pezzo di partita sì. Abbiamo lasciato Billong e Cerci sperando di recuperarli, devono trovare condizione. Heurtaux e Mantovani sono gli unici realmente infortunati. Sul primo non so quando lo riavrò”.

L’allenatore elogia poi la forza di volontà di un gruppo che ha tanta voglia di migliorare, soffermandosi anche sulla sorpresa Maistro: “Tutti sono disponibili e tutti lavorano con lo stesso impegno, i giovani sono potenzialmente più vergini e hai la possibilità di annaffiarli, di dargli concetti per farli crescere, rispetto ai più esperti. Maistro? E’ come tutti i ragazzi che viene dalla serie C e che è arrivato con un impegno ottimo e poi chiaramente alla prima convocazione – in buona fede – significa avere i riflettori diversi accesi e che improvvisamente ti trovi tante persone intorno e che ti spiegano cosa è giusto fare e ci sono tante persone che ti invitano fuori la sera. Qui inizia un grande bivio per un calciatore, se vuole lavorare molto di più e non accontentarsi. Tu puoi indicare la strada, ma poi decide il calciatore”.

L’ex CT poi guarda ancora l’infermerìa e in particolare allo sfortunato Dziczek: “Abbiamo temuto fosse molto più grave e sembra sia meno del previsto, la sua voglia di recuperare è immensa. Diamogli il tempo. Ma è un altro di quelli che rientrano in una casistica stranissima tra gli infortuni che ci sono capitati. Siamo stati bravi a sopportare tutto in silenzio e siamo ancora qui, ogni tanto guarda la classifica e penso che abbiamo iniziato un percorso che se portato avanti riesce a farci arrivare all’obiettivo prefissato ad inizio campionato”.

In chiusura parole al miele per due punti fermi granata, Akpa Akpro e Jaroszynski: “Akpa ha un passato decisamente diverso, può costruire un futuro, ma parliamo di un giocatore che se non avesse avuto i problemi che ha avuto non sarebbe nemmeno a Salerno. Jaro l’ho voluto perché faceva l’esterno, io ero convinto che per carattestiche potesse fare anche il centrale, deve acquisire serenità quando imposta col pallone. Ma può dare molto di più. Questi erano giocatori praticamente persi, ma gli stiamo dando la possibilità di farcela, di mettersi in gioco. Per questo io dico che sono affezionato a questo gruppo”.

 

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