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Ventura aspetta il Trapani: “Chiedo stesso approccio di Benevento. Playoff? Possiamo andare anche diretti…”

Un mese importante: due squadre di bassa classifica in casa, due che lottano per i playoff fuori. Domani c’è il Trapani e Gian Piero Ventura, oggi in conferenza stampa al Mary Rosy, tiene alta la concentrazione di tutti, senza caricare eccessivamente il match. “È solo una delle giornate in cui dimostrare, non l’unica. Avevo detto che a Benevento saremo andati per fare la nostra partita e fare risultato, direi che ci siamo andati vicini. Avevo detto che ritenevo quella col Trapani una partita con difficoltà maggiori, diverse, per altri motivi in cui è inutile scendere nei dettagli. Ci aspetta una verifica importante e delicata anche. Spero di avere gli stessi riscontri avuti nell’ultimo mese. Playoff? Perchè playoff? Noi possiamo andare anche direttamente”, le parole del trainer, risoluto e relativamente tranquillo prima della sfida ai siciliani. “Sarà una gara difficile perché gli spazi saranno di gran lunga diversi rispetto a quelli di Benevento. L’aspetto caratteriale dell’allenatore si riversa sul comportamento della squadra. Se i miei giocatori penseranno di affrontare una squadra destinata a retrocedere aumenteranno le difficoltà. Il problema non è l’avversario ma chi siamo noi e cosa vogliamo diventare”, aggiunge l’ex CT che ritroverà il fresco ex Odjer: “Uno di quei giocatori per cui ho maggiore affetto. Piacevolissima sorpresa, parlo dell’aspetto umano. Un po’ mi manca, non sotto l’aspetto tecnico ma umano.

La Salernitana lotta per l’alta classifica. “Non siamo obbligati a vincere, spero di vedere negli occhi dei giocatori quello sguardo che c’era dopo il riscaldamento di Benevento. Alla fine del riscaldamento di Spezia, invece, avevo visto il contrario, pensando che solo Dio avrebbe potuto salvarci e proprio quel giorno era impegnato. Non dobbiamo avere ansie ma ambizioni” aggiunge Ventura. Tutti a disposizione per il tecnico, tranne Cerci: “Questo gruppo lavora con la stessa disponibilità con cui siamo partiti. C’è stato qualche cambiamento in rosa ma il DNA non è stato modificato. Dopo Verona avremo 4 partite in cui giocheremo ogni 4 giorni, in un calendario un po’ impazzito. Avremo bisogno di tutti. Incominciamo non dico a ruotare, ma a mettere in preventivo che di partita in partita avremo la possibilità di cambiare uomini. Tutti stanno lavorando, hanno capito che la strada per ritagliarsi uno spazio è questo, non correre e basta ma provare, metabolizzare, capire, mettere in pratica”.

Ventura si sofferma sui singoli. “Kiyine ha qualità, è partito anche bene, ha avuto in filo di flessione come è normale che sia, non ha mai saltato una partita e ci può stare. Il problema non è fisico ma mentale. Quattro partite fa è stato importante contro il Pordenone. Ha bisogno anche lui ogni tanto di recuperare. Non ha mai fatto un campionato tutto di seguito. Gondo? Giocava in Serie C fino a pochissimo tempo fa. Non si può pretendere di avere tutto e subito. Ai miei occhi è migliorato ed ha ancora margini. Menomale che c’è stato lui, perché abbiamo potutto sopportare le problematiche di Giannetti che è sparito dai radar per un periodo per problemi fisici. Sta tornando ad allenarsi con determinazione, per non parlare di Jallow che era una scheggia impazzita quando sono arrivato. Oggi prova a parlare la lingua nostra ed è una bella cosa. Da qui alla fine c’è spazio per tutti”.

In chiusura, un’occhiata a quanto accaduto sul campo al Vigorito la scorsa giornata: “Secondo me il fuorigioco di Akpa non c’era ma cambia poco. Ero arrabbiato per il gol annullato a Venezia che era valido, mi ha fatto arrabbiare che il gol del Venezia era in fuorigioco e non l’avevo visto. Se andiamo a quantificare i punti lasciati per strada per questi episodi cominciano a essere un po’ tanti. Finché non c’è il Var non possiamo fare nulla. Il gol subito? Ci abbiamo lavorato, è folle prendere il gol che abbiamo preso a Benevento. Neanche se vuoi, puoi prendere un gol così”. Anche la difesa però adesso ha più scelte e soluzioni. Il discorso di Kiyine vale anche per Karo, ha giocato e le ha fatte tutte, tranne Spezia e Juve Stabia dove ha avuto difficoltà, ha giocato su ottimi livelli. Dopo la sosta ha avuto un abbassamento del livello di adrenalina e cose che permettono nel suo ruolo di fare prestazione, gli abbiamo dato pausa, menomale che è arrivato Aya, mi dà possibilità di far recuperare Karo, tant’è vero che il Karo di questa settimana è stato totalmente diverso da quello della settimana scorsa. Oggi abbiamo possibilità di far tirare il fiato a chi è in difficoltà”.

 

 

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