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Venezia ricorre al Tar, ordinanza attesa domani. In caso di accoglimento si profila una B a 22: le ultime

Sotto l’ombrellone (per quei pochi fortunati che hanno potuto effettuare i primi bagni di stagione data la poca clemenza delle condizioni meteorologiche) si profilano i classici tormentoni estivi: si giocheranno i playout? Sì, no, forse. La B potrebbe essere a 22? Non è un’ipotesi peregrina. Tutto dipende da ciò che accadrà nella giornata di domani. Di sicuro c’è il ricorso al Tar del Venezia (leggi qui i dettagli) che può aggiungere un po’ di pepe a questo finale di stagione tormentato per il calcio italiano e la Serie B.

Il club caro al presidente Joe Tacopina non ci sta: i lagunari fino a giovedì erano praticamente salvi, per effetto della famosa delibera dello scorso 13 maggio emanata dal consiglio direttivo della Lega B che sanciva l’annullamento dei playout e la retrocessione del Palermo causa sentenza di primo grado resa esecutiva dal TFN. In quel caso la classifica ha sancito tre retrocessioni sul campo (Carpi, Padova e Foggia) più una per illecito (Palermo), con la Lega B che ha cristalizzato la graduatoria. Poi la sentenza di secondo grado ha, difatti, “riabilitato” lo stesso club siciliano che ha visto convertire la sua pena dalla retrocessione all’ultimo posto ad una cospicua penalizzazione (-20 e 500mila euro di multa) permettendo, così, ai rosanero di mantenere la categoria e di riscrivere nuovamente la classifica: permangono le tre retrocesse, ma la Lega B deve necessariamente indicarne un’altra attraverso gli spareggi salvezza con Salernitana giunta quartultima e Venezia quintultima. Il sodalizio arancioneroverde ha chiesto al Tar del Lazio una sospensiva d’urgenza per bloccare i playout facendo leva innanzitutto, come si legge nell’odierna edizione del Corriere dello Sport, su ciò che ha fatto il presidente della Lega B, Mauro Balata: il numero uno di via Rosellini aveva prima convocato il Consiglio Direttivo e poi senza alcun motivo revocato lo stesso. Inoltre, stante a quanto sostenuto dal club veneto, lo stesso Balata non aveva i poteri per poter programmare unilateralmente la disputa delle due gare tra Venezia e Salernitana.

La compagine arancioneroverde ritiene di non poter giocare in pochissimi giorni al meglio delle proprie possibilità tale spareggio considerato che alcuni importanti calciatori non sono più disponibili. Anche perché le due gare programmate da Balata coincidono con impegni delle nazionali, cosa vietata da una delibera da un’Assemblea di B di undici mesi fa.
E così mentre la Salernitana ha fatto partire la prevendita con tariffe ridotte rispetto a quanto visto durante il campionato (leggi qui l’approfondimento), si attende l’ordinanza emessa dal giudice Germana Panzironi prevista nella giornata di domani. Il Tribunale amministrativo, probabilmente, si dichiarerà competente, avendolo fatto anche per il Foggia, nonostante più di qualche voce autorevole abbia ritenuto quel pronunciamento inficiato da un “difetto di giurisdizione”.

B A 22? – Se lo spareggio salvezza dovesse avere un nuovo rinvio, fissando un giudizio nel merito non prima di metà giugno, l’ipotesi di una B a 21, o addirittura a 22, diventerebbe, uno scenario molto verosimile: una sanatoria all’italiana che stride con quanto deciso un anno fa dalla Lega B, con il format a 19 squadre. Ma che evidenzierebbe, ormai, una misura colma con la contrapposizione non più sostenibile tra giustizia sportiva e quella ordinaria.

1 Commento

1 Commento

  1. Mai satellite della Lazio

    02/06/2019 at 20:05

    Paese di fuorilegge e barzellettieri.
    Sempre peggio.
    VERGOGNATEVI ..
    ..ma tanto non sanno neanche che cos’è la vergogna
    PECUNIA NON OLET

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