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Under 17, granatini rimontati dopo le minacce. Cerrato: “Abbiamo dovuto chiamare le forze dell’ordine”

TABELLINO Reggina-Salernitana 2-1 (Under 17)

REGGINA: Zanpaglione, Maressa, Malara, Perrotta (41’ st Basile), Romeo, Paura, Palumbo (38’ st Cracchiolo), Mollica, Cannistrà (12’ st Saba), Perri, Serra. A disp. Sciammarella, Morra, Guerrisi, Molinari, Villari. All. Assumma.

SALERNITANA: Allocca, Langellotto (40’ st Perrotta), De Gennaro, Celia, Gallo, Fasano (40’ st Perulli), Scognamiglio (12’ st Melella), Nicoletti, Cozzolino (30’ st Birra), Macrì (12’ st Castellano), De Filippo (19’ st Fusco). A disp. Di Stanio, Cetta, Gasparro. All. Cerrato.

Arbitro: Sig. Aliano di Reggio Calabria (Larosa/Renda).

Marcatori: Cozzolino (S) all’8’ pt, Mollica (R) al 3’ st, Perri (R) al 23’ st. Ammoniti: Malara (R), Romeo (R), Serra (R), Saba (R), Allocca (S), Fasano (S), Scognamiglio (S), Cozzolino (S), Macrì (S), De Filippo (S). Espulsi: De Gennaro (S) per somma di ammonizioni. Angoli: 4-0. Recupero: 4’ pt – 7’ st.

Ambiente surreale a Reggio Calabria, durante la partita del campionato Under 17 tra Reggina e Salernitana, con i granatini che perdono 2-1 dopo le minacce rivolte all’allenatore Pasquale Cerrato tra primo e secondo tempo.
Nella prima frazione di gioco la partita la fanno gli ospiti, che vanno in vantaggio all’8′ con Cozzolino: l’attaccante riceve palla su rimessa laterale e dal vertice dell’area calcia di collo, superando il portiere che si trovava leggermente fuori dai pali. I granatini continuano a gestire la partita con ordine e non rischiano nulla fino all’intervallo. Nella seconda parte di gara invece il clima è completamente diverso, i baby granata sono condizionati e nervosi dopo il brutto episodio che ha coinvolto i due allenatori durante la pausa. Al 3′ minuto la Reggina pareggia: dopo una palla recuperata verticalizza immediatamente, Allocca riesce a opporsi una volta ma sul secondo tentativo Mollica fa 1-1. Nella ripresa ci sono anche tantissimi cartellini gialli, soprattutto tra le fila dei granatini che finiranno con quasi tutti i titolari ammoniti. Poi al 23′ i padroni di casa ribaltano il risultato con la punizione dal limite di Perri. La Salernitana termina anche la partita in inferiorità numerica a causa della seconda ammonizione ricevuta da De Gennaro. Con le forze dell’ordine giunte sul campo a monitorare la situazione e dopo sette minuti di recupero, l’arbitro emette il triplice fischio e la Reggina vince 2-1.

Dopo la gara mister Pasquale Cerrato non si capacita della situazione venutasi a creare nel mezzo della partita: “Sono amareggiatissimo per quello che è successo oggi. Siamo stati trattati malissimo dalla Reggina e soprattutto dal loro allenatore. Siamo tra due società amiche e non me lo aspettavo. La società poi si è scusata, ma alla fine della partita abbiamo dovuto chiamare i carabinieri perché sono stato minacciato dall’allenatore all’intervallo. Però sottolineo che la società, anche se non nella persona dell’allenatore, è venuta a scusarsi nei nostri confronti. Queste sono cose che non devono succedere, non è di certo questa l’educazione che vogliamo dare ai ragazzi. Nel primo tempo, finché si è giocato a calcio, abbiamo fatto una buona gara, siamo andati in vantaggio con una bella rete e l’abbiamo condotta in maniera egregia, rimanendo ordinati e non rischiando nulla. Nel secondo tempo c’è stato un clima diverso, che in un ambiente giovanile non dovrebbe mai succedere. Se parliamo di calcio parliamo del primo tempo, se parliamo di altro parliamo del secondo. Il mio stato d’animo è un misto tra rabbia per la partita alla portata e incredulità per aver trovato una situazione del genere sia perché in una partita tra società gemellate sia perché in un contesto di calcio giovanile. A un certo punto anche l’arbitro è andato in confusione. Aveva tenuto bene la partita nel primo tempo, poi è andato in confusione perché il clima non era quello di una partita di calcio. Ha usato due metri di giudizio diversi, ma non posso dargli colpe perché anche lui è stato vittima del clima pesante. Poi negli ultimi minuti, quando sono arrivate le forze dell’ordine, la situazione si era un po’ calmata, ma ormai erano tutti condizionati“.

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