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UFFICIALE. Empoli-Chievo va giocata: ipotesi 28 aprile, prima del match di Salerno

Empoli-Chievo si giocherà. Il dispositivo del giudice sportivo – che aveva lasciato per sette giorni “sub iudice” il risultato della partita non disputata il 5 aprile per l’assenza degli azzurri, bloccati a casa in quarantena dalla locale Asl – è arrivato in tarda mattinata. Dunque, gli azzurri e i clivensi dovranno scendere in campo per giocare regolarmente la partita e la Lega B dovrà fissare una data. Non c’è molto spazio in calendario: molto probabilmente, il match sarà recuperato il 28 aprile, unico infrasettimanale rimasto libero, pochi giorni prima di Salernitana-Empoli (1 maggio). Insomma. Gli azzurri potrebbero arrivare più “stanchi” alla partita, ma anche già in A se riuscissero a mantenere lo standard di punti tenuto finora.

Nel dettaglio, il club di patron Corsi ha chiesto e ottenuto il riconoscimento della forza maggiore ai sensi dell’art. 55 N.O.I.F., mentre il Chievo fondava le sue ragioni sull’applicazione del regolamento stilato lo scorso 13 ottobre dalla Lega B che prevedeva la possibilità di rinviare una sola partita per squadra a causa del Covid. Il giudice si è dichiarato impossibilitato a disapplicare prescrizioni di un organo superiore come l’Asl che concerneva un bene superiore come la salute pubblica ed ha riconosciuto le ragioni dei toscani, nonché l’eccezionalità della situazione, respingendo le memorie divensive dei gialloblu, stante l’impossibilità di ben 14 calciatori della prima squadra di Dionisi (e dei 16 positivi della Primavera) di uscire dalle proprie case per rispettare l’ordinanza dell’Asl che sarebbe scaduta il 7 aprile, due giorni dopo la data originaria di disputa del match. Il Chievo, come è noto, si presentò al Castellani, ma l’arbitro non poté far altro che attendere i canonici 45′ e appurare l’assenza dell’Empoli.

Ecco uno stralcio delle motivazioni della decisione del giudice sportivo: “Stante la grave situazione epidemiologica rappresentata da un focolaio di sospetta variante, è evidente che per le partite programmate in data 2 (match con la Cremonese poi recuperato, nda) e 5 aprile 2021 la Soc. Empoli non disponesse nel complesso di venticinque calciatori (ossia undici calciatori positivi al tampone e quattordici calciatori da considerarsi come “contatti stretti” destinatari del provvedimento di quarantena); atteso altresì che chiara ed inequivocabile appare la portata prescrittiva della predetta comunicazione del 30 marzo 2021 del Direttore dell’Unità funzionale Igiene Pubblica e Nutrizione dell’AUSL Toscana Centro, con la quale si rappresenta l’impossibilità dei calciatori della Soc. Empoli sottoposti alla quarantena di disputare incontri di calcio fino al 7 aprile; considerato che avuto riguardo al caso concreto – che si caratterizza per la sua eccezionalità connessa alla disputa di ben 2 (due) incontri nell’arco temporale di 4 giorni compresi nel periodo di quarantena – risulta integrata, ad avviso di questo Giudice Sportivo, la fattispecie della forza maggiore di cui all’art. 55, co. 1, N.O.I.F., ossia l’impossibilità oggettiva della prestazione per il cd. factum principis indipendente dalla volontà dell’obbligato, aggravata peraltro dalla circostanza che, laddove la prestazione fosse stata eseguita, ciò avrebbe comportato anche il rischio dell’irrogazione di sanzioni penali derivanti dal reato di epidemia colposa; ritenuto che il Comunicato Ufficiale n. 29 della Lega Nazionale Professionisti Serie B del 13 ottobre 2020 (“Regole relative a impatto COVID-19 gestione casi di positività e rinvio gare”) quale norma organizzativa dell’attività agonistica demandata alla Lega B (relativamente alla disciplina del rinvio delle gare) fa comunque “salvo quanto previsto da eventuali provvedimenti delle Autorità statali”.

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