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Tutte le strade portano a Pirola: buone prove in granata, ritorno a Monza e Under 21 con vista Europeo

Nel calcio è difficile credere alle casualità. E la storia di Lorenzo Pirola pare essere scritta apposta da una mano invisibile del destino pallonaro. Già, perché la tifoseria granata ha scoperto di poter fare affidamento su questo roccioso difensore in seguito ad un’autentica emergenza che si è aperta recentemente nel pacchetto arretrato, facendogli scalare gerarchie dopo un inizio di stagione con minutaggio centellinato da parte di Davide Nicola. E non è un caso che il suo debutto dal primo minuto (nel 2-1 al Verona) sia coinciso con il primo momento di svolta del campionato della squadra che ha cambiato registro dopo il rovescio col Sassuolo.

Rimasto in panchina con Spezia e Lazio, Nicola lo ha nuovamente gettato nella mischia a causa delle contemporanee assenze di Gyomber e Lovato: lui ha risposto ancora una volta presente, con una prova gagliarda con la Cremonese ed una dimostrazione di maturità a Firenze. E all’orizzonte una seconda sfida dal sapore speciale, dopo quella a San Siro contro l’Inter (che ne detiene il cartellino) di un mese fa. In neroazzurro (dove aveva conosciuto Antonio Candreva) aveva studiato e imparato i trucchi del mestiere da un certo Milan Skriniar, mentre quando era piccolo l’idolo era un certo Walter Samuel.

Domenica la Salernitana chiuderà il suo 2022 in casa del Monza, a pochi passi da Carate Brianza che ha dato i natali a Pirola. Il numero 98 granata nelle ultime due stagioni ha militato in prestito proprio all’U-Power stadium, “per farsi le ossa” visto che Antonio Conte era stato chiaro sulle possibilità ristrette di assaggiare il campo all’Inter. E dopo una veloce telefonata a Galliani, eccolo in Brianza; quattordici gettoni al primo anno, altrettanti nella stagione successiva, con la prima storica promozione in Serie A dei biancorossi. Non sarà una sfida come le altre, visto che pochi mesi fa, in quello stadio, fu scelto dal tecnico Giovanni Stroppa titolare nelle decisive sfide dei playoff, contro Brescia e Pisa.

Le gambe non dovranno tremare ritornando negli spogliatoi che Pirola ha visto per l’ultima volta invasi dallo spumante per la festa promozione, ma nemmeno alzando gli occhi alla tribuna dove la sua famiglia ha prenotato i biglietti per non perdersi il suo ritorno, da avversario, a Monza. In casa Pirola, tra il calcio è pane quotidiano dal momento che il nonno di Lorenzo è stato portiere nelle giovanili neroazzurre, ruolo che ricopre anche il gemello Carlo, ora in forza alla Giana Erminio.

Non bastasse il buon momento con il club, per Pirola è giunta oggi un’altra gradita, ma attesa, notizia: stiamo parlando della convocazione con l’Under 21 dell’Italia per l’amichevole di Ancona contro la Germania. Nel mirino c’è l’Europeo di categoria delle prossima estate, con girone della fase finale già delineato contro Francia, Svizzera e la Norvegia di un altro granata, Botheim. Il difensore era già componente stabile della truppa di Nicolato, insieme al compagno in granata Matteo Lovato. Una coppia di granatini-azzurrini che a molti ha ricordato quella composta da Ighli Vannucchi e Marco Rossi sul finire degli anni ’90. Ai due non si può che augurare una carriera ricca di successi, magari seguendo le orme degli appena citati ex Salernitana.

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