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Troost-Ekong “difensore” dell’ambiente: “Trasferimento a Salerno è stato carbon neutral”

Cresciuto nei Paesi Bassi ma trascorrendo la maggior parte delle vacanze della sua infanzia in Nigeria, dove vive suo padre, William Troost-Ekong ha visto cosa fa l’inquinamento e dove ci sta portando l’impatto del riscaldamento globale. È qui che il difensore calcistico si erge… a difensore climatico prendendo le “difese” delle azioni carbon neutral: un prodotto, un servizio, un processo o una organizzazione sono carbon neutral quando hanno raggiunto la propria carbon neutrality, cioè zero impatto climatico. Calciatore professionista che ha giocato in sei diversi campionati europei di massima serie collezionato anche 63 presenze in nazionale, è ambasciatore della campagna contro il cambiamento climatico.

Troost-Ekong e il cambiamento climatico

A gennaio Troost-Ekong ha lasciato il Watford per passare in prestito alla Salernitana e ha collaborato con il produttore di scarpe da calcio ecologiche Sokito per calcolare l’impronta di carbonio del trasferimento monitorando le emissioni di tutti i viaggi in auto e i voli effettuati da lui e da tutti gli altri coinvolti nell’affare. Il risultato finale, circa una tonnellata di CO2, è stato compensato dalla collaborazione con Alberami, un progetto che aiuta gli olivicoltori dell’Italia meridionale a ripiantare oliveti e ad adottare pratiche agricole più sostenibili. Ora spera di iniziare una collaborazione anche con altri giocatori: «Credo che ci siano molti giocatori là fuori che vorrebbero fare la differenza e prenderebbero la questione sul serio, ma semplicemente non hanno ricevuto l’istruzione necessaria nella nostra professione» commenta il difensore ai microfoni di iNews.co.uk «Quando ho fatto l’annuncio di rendere il mio trasferimento a Salerno carbon neutral ho ricevuto messaggi da molti giocatori che mi chiedevano i dettagli: come si fa, cosa comportava e che benefici c’erano. Questa è la parte più importante per me, vedere l’entusiasmo nelle persone che non hanno mai pensato a queste cose prima. Spero che metta in moto un effetto domino. Il calcio è un gioco globale richiede viaggi nazionali, la concorrenza europea richiede viaggi internazionali e lo spostamento settimanale dei tifosi, col trasporto pubblico o con le proprie auto, muove un inquinamento abissale. Il modo in cui il calcio unisce le persone, la sua influenza culturale e il modo in cui può creare tendenze, questo crea una posizione di responsabilità su determinate questioni. Abbiamo una grande opportunità di spingere per il cambiamento».

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