TABELLINO FIORENTINA-SALERNITANA 3-0
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri (18′ st Martinez Quarta), Biraghi; Arthur, Duncan (19′ st Lopez); Sottil (43′ st Brekalo), Bonaventura, Ikone (43′ st Kouamé); Beltran (19′ st Nzola). A disp: Christensen, Vannucchi, Mina, Parisi, Pierozzi, Mandragora, Amatucci, Infantino, Gonzalez. All: Italiano.
SALERNITANA (3-4-2-1): Costil; Daniliuc, Fazio, Pirola; Mazzocchi, Coulibaly (13′ st Maggiore), Bohinen (13′ st Legowski), Bradaric; Kastanos (1′ st Dia), Candreva (43′ st Tchaouna); Ikwuemesi (36′ st Cabral). A disp: Fiorillo, Salvati, Bronn, Gyomber, Lovato, Sambia, Martegani, Simy, Botheim. All: F. Inzaghi.
Arbitro: Tremolada di Monza (Bindoni/Tegoni. IV: La Penna. Var: Gariglio. Avar: Irrati).
NOTE. Marcatori: Beltran rig. al 6′ pt, Sottil al 17′ pt, Bonaventura all’11’ st. Angoli: 3-1. Ammoniti: Ranieri (F). Recupero: 1′ pt, 3′ st,
Irriconoscibile. La peggior versione di sé stessa, neppure lontana parente di quella battagliera, determinata e coriacea capace di battere la Lazio otto giorni fa. Verrebbe da interrogarsi su quale sia la vera Salernitana, prima di riconfrontarsi con la classifica ed il ruolino di marcia che ricordano come Bohinen e soci non siano nuovi a prestazioni imbarazzanti come quella del primo tempo odierno. Una prestazione difficile da commentare. Perché la Salernitana non è mai stata nel match, sul piano emotivo e temperamentale prima che tecnico e tattico. Surclassata da una Fiorentina zeppa di seconde linee, ma feroce nell’interpretazione della sua solita gara fatta di pressing e verticalizzazioni rapide. La reazione della ripresa è tutta nella traversa colpita da Ikwuemesi in avvio. Decisamente troppo poco per poter pensare di tornare da Firenze con almeno un punto in tasca.
LA CRONACA. Inzaghi sceglie la strada della continuità rispetto all’undici che ha vinto meritando contro la Lazio. L’unica novità è la presenza al centro della retroguardia di Fazio in luogo del balbettante Gyomber delle ultime uscite, peraltro neanche al meglio dal punto di vista fisico. In panchina si rivedono Cabral, Dia e Tchaouna. Italiano fa turn-over dopo l’impegno di giovedì sera in Conference e lascia a riposo Nico Gonzalez. Beltran guida l’attacco supportato da Sottil, Bonaventura e Ikoné.
Centoventi secondi e già due chance. Prima la Fiorentina si presenta in area di rigore con Beltran, scattato sul filo del fuorigioco e bravo a bruciare Fazio, sul ribaltamento di fronte orchestrato da Candreva è Ikwuemesi che si fa ribattere da Kayode.
La gara prende subito una brutta piega per la Salernitana. Al 4′ Pirola entra in netto ritardo su Arthur, per Tremolada è penalty. S’incarica della battuta Beltran che angola la conclusione e non lascia scampo a Costil. La rete subita è una doccia gelata per i granata, la Fiorentina prova ad approfittarne per chiudere i giochi. All’8′ velenoso cross di Biraghi, Costil smanaccia e poi con i riflessi respinge sul colpo di testa di Ikoné.
La Salernitana è rintanata nel guscio dal pressing aggressivo della squadra di Italiano, sempre pericolosa ogni qualvolta si affaccia dalle parti dell’area di rigore difensiva granata. Al 17′ Duncan col mancino dal limite, Costil la toglie dall’incrocio. Sugli sviluppi del corner è Sottil a trovare l’incrocio dei pali con un destro a giro. Neanche un quarto di gara e match già compromesso per la Salernitana, deficitaria sia sul piano dell’approccio mentale che su quello dell’organizzazione.
Al 27’ Pirola ci mette lo stinco per evitare il tris di Ikoné. Fiorentina devastante in campo aperto, Salernitana in completa apnea. Sul corner Beltran anticipa Mazzocchi e costringe Costil a un altro intervento difficoltoso. E’ monologo viola, Salernitana mai in partita e mai capace di impensierire Terraccianio. Alla mezz’ora il dato numerico è impietoso e fotografa alla perfezione il dominio viola: 13 tiri a 1. La Fiorentina alza il piede dall’acceleratore, fino a quel momento a tavoletta, e concede un po’ di respiro ai granata. Si va al riposo comunque sul 2-0, risultato che va fin troppo stretto agli uomini di Italiano.
Nella ripresa subito dentro Dia per un impalpabile Kastanos. Il senegalese ha un buon impatto ed al 3′ la Salernitana sfiora il gol che riaprirebbe il match. Cross al bacio di Mazzocchi, Ikwuemesi è solissimo e la schiaccia di testa ma la traversa gli nega la rete. Il pericolo scampato scuote la Fiorentina che si distende in avanti alla ricerca del terzo gol. Al 7′ Costil smanaccia sul mancino di Ikoné e poi di piede sul tiro da fuori di Arthur.
La Salernitana non riesce ad arginare l’impeto della reazione viola ed all’11’ arriva il tris. Bohinen passeggia improvvidamente palla al piede sulla trequarti difensiva e se la fa sfilare da Duncan lucido nel servire nello spazio Sottil, altrettanto bravo a trovare l’accorrente Bonaventura che fa tris a porta praticamente sguarnita. Inzaghi cambia – tardivamente – la coppia di centrocampo, sovrastata da Duncan e Bonaventura. La Fiorentina gestisce col possesso addormentando il match, Bradaric scalda i guantoni di Terracciano al 35′. Nel finale si rivede Cabral per Ikwuemesi ma è Costil a negare il poker a Nzola.
Finisce con una vittoria per la Fiorentina, risultato mai in discussione. La Salernitana resta ultima, ma la zona salvezza resta distante appena tre lunghezze. Alla portata per la squadra che ha battuto la Lazio, irraggiungibile per quella sovrastata dai viola. Domenica arriverà all’Arechi il Bologna. L’occasione per svelare il vero volto di questa squadra.
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